Stamani, presso il Dipartimento della PS, si è svolto l’esame congiunto relativo all’ipotizzato “accorpamento” del Commissariato Oltrarno al Commissariato San Giovanni.
Il SIULP (nella cui delegazione era presente anche il Segr. Gen. SIULP Firenze che è personalmente intervenuto per spiegare nel dettaglio i motivi del dissenso di questa O.S. rispetto alla paventata ipotesi di chiusura del Comm.to) ha dettagliatamente argomentato le ragioni del proprio fermo disappunto rispetto all’accorpamento facendo leva sull’operatività del Commissariato, sulla situazione logistica dell’intera realtà fiorentina (evidentemente non chiara al Dipartimento), sull’importanza del Commissariato Oltrarno relativamente alla vastissima competenza territoriale, sul risibile quanto conseguentemente inutile numero di dipendenti che tale operazione consentirebbe di recuperare, sul danno irreparabile che sarebbe arrecato ai cittadini fiorentini che – se da una parte (come sosteneva il Dipartimento) – si “sposterebbe solo” di 1.5km, dall’altra costringerebbe i cittadini a recarsi a piedi in uffici di Polizia, sulla coesistenza all’interno di uno stesso stabile demaniale anche della Zona TLC, sulla impossibilità di raggiungere il comm.to S.Giovanni in orari diversi da quelli diurni (in risposta alla ipotizzata operatività ampliata anche in orari serali e notturni), sul cortocircuito che determinerebbe per l’intera questura lo “spostamento in altri uffici” all’interno della questura stessa della enorme mole di lavoro svolta dal Comm.to Oltrarno Tali incalzanti osservazioni hanno “costretto” il Dipartimento a sospendere il provvedimento approfondendo le questioni addotte come motivazioni della contrarietà alla ipotesi di chiusura/accorpamento e rinviando a data futura eventuali determinazioni.
Il SIULP, comunque, nei prossimi giorni reitererà interventi formali presso il Dipartimento a sostegno di quanto oggi esposto.
Firenze, lì 28 maggio 2015 LA SEGRETERIA PROVINCIALE