Il Siulp fa rilevare che la Divisione P.A.C. pur rappresentando una importante articolazione della Questura di Firenze, un punto di riferimento per gli uffici omologhi, purtroppo sembra rischiare di perdere il lustro guadagnato.

Oggetto: Questura di Firenze: Divisione Polizia Anticrimine.

                Ordinanza Cat. Div. Anticr. Prot. Nr. 780/2011.

 

Dott. Francesco ZONNO

Questore di FIRENZE

E, p.c.:

Ministero dell’Interno

Dipartimento della P.S.

Ufficio per l’Amministrazione Generale del Dipartimento

della Pubblica Sicurezza – Ufficio per le Relazioni Sindacali - R O M A

Segreteria Nazionale SIULP - R O M A

 

Da diverso tempo, oramai, questa O.S. è stata interessata, da personale operante presso la Divisione PAC della Questura, che presso l’ufficio de quo sia diffuso un malessere tra tutti gli operatori ivi in servizio causato da evidenti problematiche connesse all’organizzazione del lavoro e alla cattiva gestione nei rapporti tra dirigenza e personale stesso.

Il Siulp fa rilevare che la Divisione P.A.C. pur rappresentando una importante articolazione della Questura di Firenze, un punto di riferimento per gli uffici omologhi, purtroppo, ultimamente, sembra stia rischiando di perdere il lustro guadagnato, di disperdere quello che di positivo è stato fatto nel corso degli anni, a causa della cattiva organizzazione e gestione del lavoro e del personale.

Questa Segreteria, purtroppo, ha in tempi recenti già avuto modo di segnalarLe le gravi e ripetute violazioni contrattuali operate dalla Dirigenza della Divisione P.A.C. ma, evidentemente, al peggio non c’è mai fine!

Infatti, alla ambigua situazione preesistente si aggiunga l’anomalo episodio, di venerdì 7 ottobre u.s., che ha portato questa O.S., a seguito delle numerose segnalazioni formulate dagli operatori in servizio presso la citata Div. PAC, a rappresentarLe quanto segue.

Venerdì 7 ottobre u.s., alle ore 17.50 circa, è stata emanata in tutta fretta l’ordinanza di aggregazione di personale prot. N. 780/2011, con decorrenza lunedì 10 ottobre corrente, senza che la Dirigenza della Divisione PAC abbia informato, in anticipo, i Responsabili degli Uffici interessati dalla movimentazione (Misure di Prevenzione, Misure di Sicurezza ed Ufficio segreteria) e/o (fatto ancor più grave) i diretti interessati dalla movimentazione stessa.

A ciò si aggiunga che la Divisione PAC, essendo in regime di settimana corta, venerdì sera, alle ore 17.50, era praticamente quasi totalmente priva di operatori e, ciò, fa ulteriormente riflettere su quanto scorretto sia stato il provvedimento ed il comportamento posto in essere dalla Dirigenza.

Volendo esaminare l’ordinanza nei contenuti, a questa O.S. sembra che non esista una ratio che motivi il menzionato provvedimento. Infatti, esaminandola nel dettaglio, si può subito verificare che è stata eliminata, nello specifico, la memoria storica presente all’interno dell’Ufficio Misure di Prevenzione. Sono state movimentate due colleghe ivi assegnate da diversi anni e con una esperienza nel settore ineguagliabile, disponendo un loro passaggio all’ufficio segreteria in sostituzione di un operatore, già integrato all’interno del menzionato ufficio e sufficientemente autonomo e cosa ancora più importante senza alcuna manifestata intenzione dello stesso ad essere spostato in altro ufficio e senza alcun motivo a supporto della sua estromissione dall’ufficio di appartenenza.

A ciò si aggiunga che il quarto operatore, movimentato dall’ Ufficio Misure di Sicurezza all’Ufficio Misure di Prevenzione, già in passato era stato spostato in senso contrario, quindi reintroducendo lo stesso nell’ufficio Misure di Prevenzione da cui era stato movimentato, a suo tempo, adducendo come motivazione una manifesta “incompatibilità di carattere” con il Responsabile dell’Ufficio!

Quanto sopra esposto, a parere di questa O.S., evidenzia il chiaro intento, da parte della Dirigenza della Divisione PAC, di aver voluto effettuare, di venerdì a tarda ora, una sorta di “blitz” a sorpresa all’interno del menzionato Ufficio; emanando una ordinanza afferente aggregazioni interne di personale senza aver avuto la delicatezza e la sensibilità di preavvisare non solo gli operatori interessati dalla movimentazione, ai quali si è recapitata copia dell’ordinanza a mezzo posta interna, ma neanche i Responsabili degli

Uffici interessati dalla movimentazione né, tantomeno, è stata inviata per conoscenza la menzionata ordinanza alle OO.SS. .

Considerata la grave negazione delle prerogative sindacali ingenerate da quanto sopra riportato; preso atto dell’assenza di qualsiasi giustificazione e motivazione fondante tale movimentazione; questa O.S. con la presente è a chiedere alla S.V. di voler sospendere, in autotutela, l’efficacia dell’ordinanza in questione.

Significando fin d’ora che, in difetto, la scrivente si riserva di procedere, presso tutte le sedi competenti, al fine di tutelare i diritti e le prerogative sia sindacali sia dei singoli iscritti a questa O.S..

Restando in attesa di un necessario ed immediato intervento oltreché di riscontro formale, questa O.S. Le porge distinti saluti.

Firenze, lì 10 ottobre 2011

                                                                 Il Segretario Generale Riccardo FICOZZI 

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