Il SIULP, attonito, ha appreso in queste ore che i vertici della locale questura avrebbero previsto e disposto un repentino (quanto inspiegabile!) ripristino dell’uso dell’uniforme di servizio.
E che, addirittura, tale disposizione, sta raggiungendo livelli di controllo a "tolleranza zero": "guai a tardare nell’indossarla o fioccheranno provvedimenti" pare essere la parola d’ordine.
Premesso che tale disposizione, in taluni uffici, appare quantomeno assurda, il SIULP non riesce a capire il motivo per cui, una previsione normativa sancita nell’ordinamento e regolamento della Polizia di Stato, con un provvedimento che non esitiamo definire "ad orologeria" (se non addirittura peggio!) trova applicazione proprio e solo oggi.
Ciò che induce il SIULP in difficoltà interpretative delle ragioni che hanno determinato questa "novità" è il fatto che i vertici della locale questura, in ogni sua articolazione, sono gli stessi da lunga data (ivi compresi, e sopra a tutti, questore e vice questore vicario) e che, gli stessi vertici, nel corso della lunga permanenza in questa provincia, non hanno mai sentito la necessità di adottare provvedimenti di tal genere.
Il SIULP non ha visto nella corrispondenza tra il questore ed i dirigenti delle divisioni ed uffici (almeno non in quella che gli viene inviata) circolari emanate dal questore che dispongano tale "irrigidimento" e, pertanto, rimane perplesso in ordine al fatto che tale novità sia stata prevista sfuggendo al controllo degli stessi questore e vice questore vicario.
In ogni caso, visto che l’Amministrazione pare essersi accorta che il personale ha degli obblighi (anche se talvolta quantomeno degni di intelligente flessibilità), il SIULP, puntualmente, ricorderà alla Amministrazione che, quello stesso personale, ha anche e soprattutto dei diritti che devono essere integralmente rispettati e che, puntualmente e capillarmente, saranno segnalati da questa O.S. agli organi preposti.
Nelle prossime ore sarà cura del SIULP informare formalmente il questore della provincia di tale novità in modo che, almeno stavolta, non potrà asserire di non sapere cosa accade tra le fila della Polizia di Stato fiorentina e, di conseguenza, smentire le affermazioni di questa O.S. (come ha già fatto, recentemente, a mezzo stampa).
Tutto ciò, comunque, induce il SIULP ad una inevitabile riflessione: i vertici della locale questura, o comunque chi tra loro ha adottato tale novità, dove si trovavano fino a qualche giorno fa se, solo oggi, si accorgono di una situazione che si protrae (peraltro senza alcun disservizio e con l’assenso di tutti – ivi compresi gli stessi vertici) da anni? Probabilmente non riceveremo mai risposta!
Firenze, lì 18 gennaio 2012 La Segreteria Provinciale
