Una situazione incredibile ed assurda: 6 uomini e 3 veicoli in giro per l’Italia per due giorni, per accompagnare 3 persone in 3 differenti C.I.E. dislocati in città diverse sul territorio nazionale.
COMUNICATO STAMPA
A seguito della denuncia inviata ieri ai media, il SIULP fiorentino ha appreso che giovedì u.s., proprio mentre l’Italia era attanagliata nella morsa del freddo e tutta l’Italia centro/nord era investita da bufere di neve e ghiaccio, mentre – paradossalmente - il Ministero dell’Interno invitava tutti a non mettersi in viaggio, mentre molti reparti della Polizia di Stato erano impegnati a gestire situazioni difficili correlate, appunto, con le avverse condizioni meteo, il questore di Firenze, oltre ad aver disposto l’accompagnamento di un cittadino extracomunitario presso il C.I.E. di Torino, ha anche disposto che analoghi servizi venissero svolti alla volta di Milano e Roma.
Secondo quanto appreso, tra l’altro, il personale impiegato nell’accompagnamento presso il C.I.E. di Torino, a causa dell’Appennino bloccato dalla bufera di neve (situazione nota già prima della partenza), ha dovuto raggiungere la destinazione passando da Genova.
Tutto ciò ha determinato una situazione incredibile ed assurda: 6 uomini e 3 veicoli in giro per l’Italia per due giorni, per accompagnare 3 persone in 3 differenti C.I.E. dislocati in città diverse sul territorio nazionale.
Uomini, mezzi, risorse (missioni, straordinari, pasti, pernotto in albergo, ecc.) sono quindi stati il prezzo da pagare per la collettività e, tutto ciò, in un momento in cui il Paese verte in difficoltà climatiche che non ricordano precedenti da decenni.
Il SIULP Fiorentino, basito per la noncuranza con cui viene gestito il personale della Polizia di Stato in servizio presso questa provincia, ancora una volta, torna a chiedere se sia ragionevole continuare a spendere risorse (ovviamente si parla di miglia di euro) per andare da un capo all’altro dell’Italia e non sia possibile cercare, quantomeno, di organizzare meglio tali servizi.
Possibile che il questore di Firenze, in una situazione così difficile, non sia riuscito ad ottenere l’accompagnamento dei cittadini presso uno stesso C.I.E., magari ubicato in una città non ancora coinvolta dalla bufera risparmiando, così, uomini, mezzi e soldi (che magari potrebbero essere utilizzati per risolvere problematiche ben più gravi)?
Possibile che in una situazione in cui i poliziotti quotidianamente vanno a “mendicare” la riparazione delle autovetture di servizio presso officine (poiché non ci sono soldi per poterle riparare), con consequenziale disponibilità di pochissimi veicoli per il controllo del territorio, si mandino, in una situazione di allarme meteo, ben 3 vetture e 6 uomini in giro per l’Italia per due giorni?
A parere del SIULP questo è il consueto modo di gestire, alla “carlona”, risorse economiche, di mezzi e di uomini, già ridotte all’osso e, tutto ciò, in danno dei cittadini.
Firenze, lì 4 febbraio 2012
Il Segretario Generale Riccardo FICOZZI