Ancora sperpero di denaro pubblico, ancora viaggi della speranza per la Polizia di Stato! Venerdì scorso, 11 maggio, 2 agenti in servizio presso la questura di Firenze sono stati inviati in missione alla volta del CIE di Bari.
La struttura (indicata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza come “più vicino” e con un posto disponibile) individuata per un “consueto” accompagnamento di cittadino extracomunitario clandestino.
I due Agenti assumono servizio alle 8.00 del mattino e vengono fatti partire verso le ore 12.00. Giunti in prossimità di Roma, l’autovettura si ferma a causa di un guasto al motore. Per tale motivo viene chiesto l’ausilio di una pattuglia della Polizia Stradale che interviene in loco ed accompagna i poliziotti e l’immigrato presso il CIE di Punta Galeria (a Roma) ove sarebbe stato provvisoriamente trattenuto in attesa di poter ripartire alla volta di Bari. Giunti presso il CIE Romano la sorpresa: presso quella struttura erano disponibili ben 6 posti per cui il cittadino clandestino, anziché essere accompagnato fino a Bari (con ingente dispendio si risorse economiche, mezzi, uomini, ecc.) poteva essere – sin da subito – destinato a Roma.
Dopo reiterate richieste del personale operante, l’Ufficio Immigrazione provvede alla modifica dei provvedimenti amministrativi ed il cittadino immigrato viene lasciato presso il CIE di Ponte Galeria. A quel punto i poliziotti ripartono, in treno, alla volta di Firenze arrivando a destinazione alle 24.00 (dopo 16 ore ininterrotte di servizio!).
Il SIULP Fiorentino rimane esterrefatto nel constatare come, anche in tempi di crisi, non si presti alcuna attenzione alla organizzazione di servizi tanto onerosi e costosi e come, in tempi di emergenza, si continuino ad utilizzare poliziotti, risorse e mezzi in maniera così superficiale; inutile, poi, sottolineare come la dignità dei Poliziotti, sballottati da una parte all’altra del Paese al pari di valigie, venga evidentemente considerata meno di niente.
Alla luce dei fatti, al SIULP Fiorentino sorgono spontanei alcuni dubbi: quanti dei “viaggi della speranza” affrontati quotidianamente dalla Polizia di Stato in servizio in questa provincia poteva essere meglio organizzato, alla volta di destinazioni più vicine? E quanti soldi pubblici, per tale superficialità, potevano essere risparmiati? E quanti uomini potevano e potrebbero essere impiegati in servizi di Polizia di controllo del territorio razionalizzando i servizi di accompagnamento?
Firenze, lì 15 maggio 2012 Il Segretario Generale Riccardo FICOZZI