Era il mese di luglio e, una notte, una autovettura andava in fiamme all’interno di una galleria della autostrada A1. Il SIULP, nella circostanza, denunciava come, i poliziotti intervenuti abbiano di fatto rischiato la vita.
Infatti, i poliziotti intervenuti hanno dovuto rischiare la vita a causa delle negligenze dei vertici della Polizia di Stato che non avevano provveduto a far frequentare, a quel personale, appositi corsi di formazione utili ad apprendere le modalità di utilizzo delle apparecchiature in dotazione. Nella circostanza, tra l’altro, uno degli operatori di Polizia, dovette ricorrere a cure mediche per un principio di intossicamento causato dai fumi.
Stanotte, a distanza di oltre 2 mesi, è riaccaduto!
In una galleria della A1 un incidente a catena ha visto coinvolte circa 15 autovetture, un veicolo pesante è andato in fiamme ed un cittadino, coinvolto nell’incidente, è deceduto. Stanotte, a distanza di 2 mesi, gli agenti in servizio, nonostante le evidenti ed ovvie difficoltà dettate dalla situazione e nonostante il SIULP avesse già due mesi fa provveduto ad evidenziare e denunciare il rischio a cui sono esposti inutilmente gli operatori, hanno nuovamente dovuto operare, in galleria e durante un incendio, senza poter utilizzare le maschere antigas poiché, pur essendo passato molto tempo, i vertici della Polizia Stradale locale non hanno ancora provveduto ad istruire il personale che continua, per le gravi negligenze di chi li dirige, a rischiare la propria incolumità.
Ma, a questo punto, il dubbio è lecito: a qualcuno interessa la salvaguardia dei cittadini e dei poliziotti o si continua a confidare sullo spirito di sacrificio di donne ed uomini che rischiano la loro vita sprezzanti dei rischi a cui vanno incontro? E, ancora, viene spontaneo chiedersi quale sia il senso di aver speso soldi per acquistare maschere antigas, filtri e defibrillatore se, poi, nessuno è in grado di utilizzarli.
Il SIULP provvederà nelle prossime ore ad informare il Dipartimento della Polizia di Stato presso il Ministero dell’Interno per rendere nota una situazione che non è indubbiamente più tollerabile.
Firenze, lì 22 settembre 2012
Il Segretario Generale, Riccardo FICOZZI