Il Siulp Pisa ritiene che fare sindacato non necessariamente significa perseguire interessi di parrocchia o sistemare i propri iscritti a scapito delle prerogative dell’Amministrazione.
Al Direttore l’VIII^ Zona Polizia Frontiera Aerea e Marittima - Bologna
A tutti i colleghi della Polaria di Pisa
In data 8 giugno 2011, questa O.S., ancora una volta ha voluto dimostrare a Lei quale titolare della Contrattazione decentrata, al Dirigente la Polaria di Pisa e soprattutto ai colleghi che fare sindacato non necessariamente significa perseguire interessi di parrocchia o sistemare i propri iscritti a scapito delle prerogative dell’Amministrazione. Talvolta, il vero sindacalismo, implica anche la rinuncia alla tutela di singoli interessi nel proposito di creare le fondamenta per una tutela del bene collettivo e dell’interesse generale.
In quest’ottica, questa O.S. vuole fortemente che i lavori per la contrattazione decentrata vadano a buon fine scevri da ogni forma strumentale e da qualsivoglia pregiudiziale che a nulla porterebbe fermo restando un ruolo di controllo e di monitoraggio che il sindacato deve assumersi affinché tutto avvenga secondo il rispetto delle regole a tutela delle poliziotte e dei poliziotti a prescindere dall’iscrizione a questa o a quella sigla sindacale.
In virtù di tutto ciò riteniamo soffermarci su alcuni punti importantissimi.
Questa O.S. nel corso di questo anno ha manifestato dissenso nei confronti di quella operazione attuata dal dirigente la Polaria di Pisa e concretizzatasi nell’aggregazione e nel trasferimento di personale nei turni continuativi, con conseguente ridimensionamento della squadra di P.G., della Frontiera e l’annullamento della Sicurezza e della S.V.S., nel vano tentativo di ottenere una migliore ottimizzazione e razionalizzazione delle risorse umane.
Un dissenso che oggi appare più che giustificato dagli scarsi risultati ottenuti da quella operazione: basti richiamare il fatto che spesso i quadranti notturni continuano a registrare pochi elementi nonostante il rafforzamento dei turni e il ricorso massiccio all’istituto del cambio turno.
Alla luce di quei “passi avanti” fatti durante i lavori della contrattazione decentrata, non ci sentiamo di dover difendere, a prescindere, una posizione ma allo stesso tempo avvertiamo il dovere di tutela sia del bene primario rappresentato dal servizio da offrire ai cittadini (a parere di questa O.S. ampiamente garantito dalla Sicurezza, della Frontiera, dalla p.g. e dalla squadra laser prima dei trasferimenti e oggi forse meno efficace), sia della tutela dei colleghi che si sono trovati nei turni senza che poi vi fosse questa grande necessità e soprattutto un grande e consistente miglioramento.
In considerazione anche di quanto raccolto nei corridoi temiamo che tutto questo sia il frutto di un piano ben organizzato da parte di taluni che da un lato gridano : “ai turni ai turni” uno specchietto per le allodole a quanti i turni li facevano ed erigendosi tutori di questi e dall’altro sono pronti magari a proporre soluzioni per sistemare operatori proprio in quei settori oggetto dello scandalo.
Ed è proprio per questo che, Egregio Dottor CESAREO e Dottoressa MUGNETTI Vi invitiamo a considerare ulteriormente, anche nell’interesse dell’amministrazione, la possibilità di ripristinare una situazione che apparentemente potrebbe sembrare la meno positiva ed a valutare singole situazioni di operatori che presentano difficoltà familiari vere ed accertate per una adeguata e giusta tutela.
Infine richiamiamo tutti i colleghi ad una particolare attenzione affinché si eviti la guerra tra poveri e magari con un pizzico di sacrificio in più tutti si possa concorrere a meglio dipanare questa situazione per ottenere da un lato la sicurezza dei cittadini a cui tutti siamo chiamati a rispondere e dall’altro condizioni di lavoro più ottimali.
Pisa, 12 giugno 2011
SEGRETERIA PROVINCIALE
SIULP PISA