Qualche giorno fa abbiamo appreso che il sindaco di Pisa, con dichiarazioni forti ed attraverso il richiesto intervento ausiliare dei parlamentari pisani, si è battuto con tutta l’energia possibile, per ottenere l’istituzione del nucleo antiterrorismo e l’invio di ulteriore personale per migliorare la sicurezza della città e dei cittadini pisani.

Considerato che quotidianamente aumentano gli impegni in capo alla Polizia ma, in esatta antitesi diminuiscono gli strumenti, le risorse e soprattutto i poliziotti, di fronte alle posizioni del primo cittadino, il S.I.U.L.P.-PISA ha volutamente messo da parte le annose criticità, quali l’impiego sistematico di un cospicuo numero di personale appartenente alle forze dell’ordine per fronteggiare i democratici sentimenti di dissenso durante lo svolgimento settimanale del consiglio comunale ed ha preferito pensare che anche la classe politica pisana avesse innescato una marcia diversa per affrontare i problemi afferenti la sicurezza.

In breve, però, siamo stati costretti a ravvederci perché, ancora una volta, abbiamo assistito ad un evento e ci riferiamo allo sgombero dell’immobile di proprietà del Comune della Mala Servanen Jin di via Garibaldi, occupato da donne in difficoltà, con connotazione antagonista, che analizzato con ponderatezza ha messo in mostra tutti gli aspetti deficitari di una classe politica che risultando, a nostro avviso, non in grado di fronteggiare le problematiche sociali in aumento per la persistente crisi, non ha trovato altra strada per trasformare, gli operatori delle Forze di Polizia e quelle delle Forze Armate in un vero e proprio punching-ball delle tensioni che imperversano a Pisa.

Il S.I.U.L.P.-PISA, sindacato non asservito ad alcuna forza politica, nel rispetto delle funzioni e delle competenze di ogni apparato istituzionale, ha l’obbligo morale ed intellettuale di dire basta a che i problemi della città debbano essere ricondotti solo ad una esigenza di ordine e sicurezza pubblica, come qualcuno vuol far credere, perché senza idonee politiche di integrazione, di confronto politico anche scomodo, di investimento e di soluzioni a lungo termine si finirebbe per creare solamente una città blindata, ma non più vivibile, dando involontariamente il semaforo verde ai professionisti del disordine che, oggi più che mai, vorrebbero mettere in ginocchio l’apparato della sicurezza.

Il S.I.U.L.P.-PISA, considerato che diversi esponenti politici e sindacali, fino a ieri, sono scesi in campo per sponsorizzare lo spostamento della questura presso il palazzo dell’ex provincia, spacciato per un trasferimento favorevole ai poliziotti, mentre agli occhi più attenti è apparso fin da subito come una strategia da campagna elettorale, per tranquillizzare temporaneamente i residenti ed i commercianti della zona stazione sempre più alle prese con una dilagante insicurezza, suggerisce a chi governa la città di trasferire la Questura presso la Limonaia o presso l’immobile della Mala Servanen Jin, una soluzione che in futuro potrebbe evitare di dover ricorrere alla forza pubblica per procedere ad eventuali sfratti o sgomberi.

Il S.I.U.L.P.-PISA ribadisce con forza che la sicurezza non è solo quella strategica, rilevata, ma sempre più quella percepita, come affermato dallo stesso Capo della Polizia e che le soluzioni non possono gravare solo sullo spirito di sacrificio ed abnegazione delle donne e degli uomini in divisa, gli unici a pagare quando le cose non vanno bene.

Pisa 26 maggio 2017            il Segretario Generale Provinciale S.I.U.L.P-PISA ViTO GIANGRECO 

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