Dopo la riunione tenutasi con il Vice Capo della Polizia con le Rappresentanze Sindacali, è stato richiesto da queste ultime, alle rispettive Segreterie Provinciali, un parere sul c.d. “progetto di riorganizzazione delle Specialità”.

Progetto che con un colpo di spugna cancella, tra l’altro, quasi tutte le Sezioni di Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Proprio per informare al meglio le Istituzioni, le maestranze e soprattutto la cittadinanza tutta, La Segreteria Provinciale del SIULP di Pistoia ci tiene ad illustrare qui di seguito le motivazioni che ci portano ad affermare quanto sia catastrofica questa proposta, priva di qualsiasi fondamento e giustificazione, che non risponde ad alcuna logica di Spending Review nè di razionalizzazione delle risorse umane, ma che getta al vento anni di lavoro e di costante presenza sul territorio:

- Non è corretto affermare che la chiusura delle Sezioni di Polizia Postale possa comportare risparmi economici, dal momento che le stesse vengono, ad esclusione degli stipendi, sovvenzionate dalla società Poste Italiane S.p.A., società privata che assume sul proprio bilancio tutti i costi di gestione che non vanno a gravare, conseguentemente, su quelli del Ministero dell’Interno. Paradossalmente, proprio la chiusura, comporterebbe un aggravio ulteriore di spesa per dotare quel personale, trasferito ad altra sede, di computer, attrezzature tecnologiche ed informatiche, arredi, autovetture di servizio (anche quelle con colori di istituto), consumi di energia, affitti dei locali ed altro, il cui costo, ad oggi, è a carico della società privata Poste Italiane S.p.a..

- Non è altrettanto corretto affermare che la chiusura delle Sezioni porti ad una razionalizzazione delle risorse umane. Razionalizzare significa utilizzare al meglio il personale già specializzato, e questo come sarebbe possibile se lo stesso verrà disperso in attività di carattere generale, vanificando quella esperienza e professionalità acquisita nel corso degli anni anche attraverso numerosi e dispendiosi corsi di specializzazione voluti da quella stessa Amministrazione che oggi vuole cancellare tutto?

Ma la Legge 121/1981 non era improntata sulla valorizzazione della specializzazione a discapito dell’attività polivalente e generica?

- Viene, altresì, affermato, senza averne particolare cognizione, che il personale delle Sezione Polizia Postale potrebbe essere dirottato presso le locali squadre mobili dove dovrebbe svolgere il medesimo lavoro. Questa affermazione viene fatta, però, senza spiegare chi dovrebbe avere il compito di coordinare tale specifica particolare e delicata attività……..!!!!

Una domanda sorge spontanea… sarebbe compito dei Dirigenti dei Compartimenti della Polizia Postale, che a livello regionale continuano ad esistere, oppure dei Questore alias Dirigenti Squadre Mobile???? Questa confusione che si andrebbe a creare comporterebbe la perdita immediata di interscambio tra le periferie e i capoluoghi di Regione e il Servizio Centrale della Polizia Postale.

Chi coordina cosa? Chi dovrà impartire disposizioni e dirigere l’attività? L’attuale assetto consente, invece, un tempestivo ed ordinato flusso delle informazioni tra il centro e la periferia a vantaggio del coordinamento spedito e dell’immediato intervento su tutto il territorio.

- Infine, è doveroso sottolineare e ribattere su ciò che nel progetto viene citato testualmente: “la riorganizzazione della Polizia Postale nasce dall’esigenza di adeguare il settore ai mutati scenari operativi caratterizzate da indagini tecnologiche……sempre meno legati al territorio e proiettate nel mondo informatico virtuale e attivo a livello intercontinentale…..”.

Questa sola affermazione, purtroppo, è fondamentale a farci capire quanto i nostri vertici siano lontani dalla realtà territoriale in quanto dimostrano di non rendersi conto dell’effettiva attività svolta giornalmente sul territorio negli uffici periferici. Le Sezioni della Polizia Postale, svolgono, infatti, ormai da lungo tempo, nelle provincie, un’attività specifica di prevenzione e repressione.

La prevenzione volta, in particolare ad osteggiare la consumazione dei reati cosiddetti informatici e, comunque, di tutti quei reati che vengono consumati avvalendosi delle tecnologie informatiche, viene effettuata: 1) attraverso il rapporto diretto con il cittadino, con la quotidiana attività di front office per acquisire denuncie, esposti, richieste di ogni genere; 2) lo svolgimento continuo e costante di incontri e convegni con le scolaresche, i genitori, gli insegnanti ed i comitati, per informare e quindi svolgere quell’attività di sensibilizzazione che, alla luce dei recenti accadimenti, appare sempre più indispensabile. Per quanto riguarda l’attività di repressione, in caso di indagini specifiche nel campo informatico, è evidente che la presenza sul territorio consente di acquisire immediatamente la notitia criminis ed attivare di conseguenza le indagini, ponendo immediato contrasto alla consumazione del reato.

Basti pensare alla possibilità di fermare flussi di denaro inerenti frodi informatiche, estorsioni, clonazioni di carte di credito e truffe in genere. Tra l’altro il consolidamento dei rapporti con Istituti di Credito presenti in loco e S.I.M. consentono tempestivi interventi limitando il danno arrecato alle parti offese del reato. Infine, ci appare doveroso evidenziare, contrariamente a quanto viene affermato nel progetto di chiusura, come grazie a questa organizzazione e attraverso un rapporto di osmosi continuo ed attento, tra il centro (Servizio e Compartimenti) e periferia (Sezioni) e viceversa, quest’ultime si tengano al passo delle inarrestabili evoluzioni tecnologiche riuscendo a costituire dei validi e fondamentali punti di riferimento, alla stessa stregua dei Compartimenti, per l’attività di Polizia Giudiziaria.

La Segreteria Provinciale Siulp – Pistoia, con la presente, vuole esprimere assoluta solidarietà e vicinanza a tutti i colleghi appartenenti agli Uffici delle Specialità che sono interessati dal progetto di revisione ministeriale, auspicando che le OO.SS. sindacali aderenti al “cartello” possano riuscire a scongiurarne l’attuazione con i loro ed i nostri interventi.

Pistoia, 13/11/2014                  La Segreteria Provinciale Siulp - Pistoia

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