In momenti di difficoltà, soprattutto quando mancano adeguate attenzioni anche ad alti livelli, riteniamo si debba cercare coesione con il personale, ovviamente ciascuno nel rispetto del proprio ruolo.

 

OGGETTO:    Commissariato di P.S. Pescia. - Tensioni e problematiche immutate.

Dirigente il Commissariato di P.S. di Pescia

E, p.c.

Dott. Alberto PAZZANESE - Direttore Ufficio Rapporti Sindacali Dipartimento P.S. - Roma

Dott. Domenico GREGORI - Questore di Pistoia

Francesco REALE - Segretario Generale SIULP Toscana 

Sono trascorsi oltre 4 mesi dalla nota con cui questa O.S. sottoponeva alla Sua attenzione argomentazioni ritenute degne di interesse emerse nel corso di una riunione del personale in servizio presso il Commissariato, riguardo ad un ambiente di lavoro non proprio sereno a causa delle pressioni cui è sottoposto.

Nonostante le Sue convinte (?) rassicurazioni praticamente nulla è stato modificato e nessun provvedimento volto a migliorare la situazione è stato assunto anzi risultano acuite alcune tensioni.

Il contesto,  a suo tempo rappresentato, delineava una situazione, trascinata negli anni, diventata insostenibile nel tempo per il personale senza contar  il riflesso anche per la comunità di Pescia che vede contrarsi sempre più il dispositivo di prevenzione e repressione dei reati che viene messo in campo dalla Polizia di Stato nel territorio.

Veniva stigmatizzata l’attività di controllo del territorio, effettuata attraverso una volante che non risulta poter garantire la propria attività nell’arco delle 24 ore.  Infatti, il personale in organico al locale U.P.G. continua ad essere destinatario di costanti modifiche della turnazione, aspetto che è diventato ormai una prassi non più tollerabile.

Evidentemente è stato inutile rammentare che il cd. “turno in quinta” rappresenta di per sé una attività usurante per il personale interessato,  disagio che viene ad essere in parte compensato dalla prevedibilità di poter programmare su lunghi tempi la propria vita lavorativa e privata.

Tra l’altro si suggeriva anche una soluzione alternativa all’avvio delle procedure volte ad una eventuale modifica dei turni di servizio  “Pertanto, se codesta Amministrazione ritiene importante garantire il servizio di volante come definito con turno h24, nelle more di un urgente potenziamento del settore, si ritiene prioritario rispettare la cd. “turnazione in quinta” agli operatori interessati che  in caso di difficoltà a comporre un equipaggio nei turni 07-13 e 13-19 potranno essere affiancati dall’Ufficiale di P.G. di turno mentre nei turni 19-01 e  01-07 potranno affiancare l’operatore al centralino.

Si sollecitava attenzione rispetto al personale impegnato come “centralinista” che risultava essere oberato di numerose incombenze concomitanti soprattutto nelle ore di apertura al pubblico del Commissariato. 

Si chiedeva, riassumendo, di restituire a ciascuno le proprie dirette competenze sollecitando la stesura di consegne aggiornate (considerato che le precedenti sono frammentate e spesso in contraddizione) e complete per i vari settori del Commissariato in  primis con riguardo a COT e volante.

Si sottolineava doverosamente un problema connesso alla vigilanza passiva della struttura chiedendo di verificare l’idoneità ed il corretto funzionamento di telecamere ed illuminazione nonché di disporre l’installazione di un videocitofono onde aumentare lo standard di sicurezza dell’operatore addetto alla vigilanza considerato che, per via della nota carenza di organico, svolge un servizio definibile isolato non potendo anche contare costantemente sull’apporto di una volante.

Ebbene il risultato dei fatti è pari a zero.

Nonostante all’epoca nulla poteva essere addebitato alla Sua, recente, gestione, oggi trascorso troppo tempo il SIULP pistoiese reclama segnali concreti e positivi quando invece la percezione tra il personale è quella di una Sua incomprensibile rigidità  che non fa altro che acuire le tensioni e creare un clima difficile.

In momenti di difficoltà, soprattutto quando mancano adeguate attenzioni anche ad alti livelli, riteniamo si debba cercare coesione con il personale, ovviamente ciascuno nel rispetto del proprio ruolo, piuttosto che sottolineare cavilli e formalismi che in concreto non portano alcuna miglioria e nessuno stimolo.

A titolo di esempio, oggi prendere un semplice caffè è diventata un’impresa cui bisogna, tra l’altro, addirittura giustificarsi.

Il SIULP di Pistoia, ancora disponibile al dialogo, chiede una svolta definitiva auspicando in quella Sua, dichiarata ma mai dimostrata, concreta disponibilità, a migliorare le condizioni lavorative del personale che deve lavorare in un clima sereno nonché garantire alla cittadinanza un servizio quanto più pertinente alle esigenze della comunità di Pescia.

Considerato che non è costume di questa O.S. attivare procedure conflittuali prima di verificare la possibilità di individuare una soluzione condivisa, ritenendo che Lei possa partecipare l’analisi, si auspica in un Suo segnale chiaro e definitivo volto a riportare serenità ed equità tra il personale da Lei diretto.

In caso contrario, persistendo la linea rappresentata, il Siulp di Firenze sarà costretto suo malgrado ad attivare idonee forme di contrapposizione.

In attesa di riscontro, si rivolgono cordiali saluti.

Pistoia, 28 ottobre 2008                            Il Segretario Generale, Marino D’AGUANNO

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