MONTECATINI. I sindacati Sap e Siulp rispondono agli Amici di Montecatini: per la prima volta è stata messa in dubbio l’efficienza e la qualità delle forze dell’ordine.

Gli Amici di Montecatini, associazione che ha fra i fondatori l’ex assessore e commerciante Bonvicini ha sparato alto. Insomma non l’ha mandata a dire a proposito di carenza nel difendere la popolazione dalla criminalità dilagante in città. Del resto il colpo al Gambrinus, locale simbolo della città, non poteva non passare innoservato. Tanto più che arrivava a poche ore dalla spaccata in gioielleria al Kursaal.

Ora i sindacati di polizia replicano all’associazione. « No alla strumentalizzazione delle Forze di Polizia. Il presente comunicato – scrivono i Sap ed il Siulp, i più importanti sindacati della Polizia di Stato – fa riferimento agli articoli apparsi sulla cronaca locale dove l’associazione “Amici di Montecatini” interviene sul tema della sicurezza attaccando anche le forze dell’ordine che non tutelerebbero la sicurezza dei cittadini. Il Sap, Sindacato Autonomo di Polizia, ed il Siulp, Sindacato Italiano dei Lavoratori della Polizia di Stato, «ribadiscono – nel loro comunicato – con forza la necessità di non usare le forze di Polizia come terreno di lotta politica, in vista della imminente campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative nel territorio termale, da parte delle forze in gioco nella competizione elettorale».

Insomma c’è un primo altolà rispetto al fatto che la prossima primavera si andrà a votareb per il rinnovo del consiglio comunale e per il nuovo sindaco, con il centrodestra che naturalmente cerca di scalzare il sindaco Bellandi per riconquistare il Comune».

In realtà gli Amici di Montecatini andavano ben oltre la cririca politica, attaccavano direttamente le forze dell’ordine e il loro vertice, ovvero il Prefetto di Postoia.

Per questo Sap e Siulp «ribadiscono che ogni giorno gli uomini e le donne dalla Polizia di Stato compiono ogni sforzo per poter organizzare al meglio le complesse attività di polizia e per poter offrire risposte certe ed immediate alla richiesta di sicurezza da parte della cittadinanza. Le continue ed innumerevoli azioni di prevenzione e repressione dei reati delle forze di Polizia permettono una discreta convivenza civile per tutta la comunità che non fa notizia come i fenomeni di criminalità comune.

Gli uomini e le donne di tutte le forze di Polizia presenti sul territorio sono impegnati duramente ogni giorno, a fronte di contratti bloccati dal 2009, turnover inesistente e straordinari parzialmente corrisposti, ma nonostante ciò nessun poliziotto ha mai pensato anche solo per un istante di abbassare la guardia al giuramento prestato».

Le segreterie provinciali del SAP ed il SIULP (le firme sono di Andrea Carobbi e di Marino D’Aguanno) sono convinte che le istituzioni non sono mai «“State a guardare”; ognuno fa la sua parte per elevare gli standard di vita qualitativi della società con i mezzi disponibili. L’impegno costante per avere un territorio con più uomini e più mezzi deve rimanere comunque la priorità per i sindacati maggiormente rappresentativi e dovrebbe essere la primaria esigenza anche di ogni gruppo politico impegnato nella competizione.« «Al riguardo – si conclude il comunicato – le continue e pressanti richieste di Sap e Siulp, e di alcuni politici che si sono interessati realmente, dovrebbero a breve produrre i risultati sperati potenziando parzialmente gli strumenti utili per la lotta contro il crimine».

Il Tirreno - 10 settembre 2013

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