Il Siulp intende INFORMARE tutti gli associati della costante e capillare attività sindacale in ordine alla problematica del numero dei posti letto previsti nella nuova struttura che ospiterà gli alloggi collettivi di servizio.
COMUNICATO INTERNO DI INFORMAZIONE SINDACALE
ALLOGGI COLLETTIVI DI SERVIZIO
Con il presente comunicato questa segreteria provinciale intende INFORMARE tutti gli associati della costante e capillare attività sindacale posta in essere a tutela dei colleghi interessati in ordine alla problematica del numero dei posti letto previsti nella nuova struttura che ospiterà gli alloggi collettivi di servizio.
Nel mese di marzo c.a. tutti i colleghi che risultavano beneficiare degli alloggi collettivi della Questura, ubicati in questa Via Baldinucci 33, si sono visti notificare una nota con la quale venivano informati dell’avvio della procedura di dismissione della citata struttura in previsione della consegna del nuovo immobile prevista per il 31 luglio 2012 e contestualmente, considerata l’impossibilità di garantire analoga sistemazione alloggiativa, gli stessi venivano invitati a reperire una differente collocazione.
La suddetta situazione destava preoccupazione negli interessati e nel Sindacato (SIULP) al quale erano state date assicurazione che gli alloggi sarebbero stati sufficienti alle esigenze della Questura. In ultimo nell’incontro della “Commissione per l’attività di protezione sociale e benessere del personale” del 30 settembre 2011, durante la quale il direttore dei lavori per l’ampliamento della Questura , informava dell’avvenuta realizzazione di 5 camere uso alloggiativo per piano (sui quattro piani) per un totale di 20 camere di circa 30 mq. ciascuna, aventi un bagno e due docce per camera, in grado di ospitare 60 persone in totale.
Solo alla fine del mese di marzo c.a. ed in modo informale si apprendeva che nella nuova struttura gli alloggi previsti avrebbero potuto ospitare solo 40 persone, anziché 60 a fronte di circa 70 colleghi che risultavano allora accasermati, e che detto ridimensionamento era frutto di indicazioni fornite dall’ufficio di Vigilanza competente per territorio.
Quindi la capacità ricettiva del nuovo immobile risultava notevolmente ridimensionata e non sembrava più essere sufficiente a soddisfare quelle che erano le esigenze relative al numero dei fruitori tenuto conto anche del fatto che l’Amministrazione faceva presente che una parte di posti letto ( circa 20) dovevano essere lasciati a disposizione di coloro che potrebbero essere aggregati a Prato da altre sedi per esigenze di servizio della Questura.
Questa O.S. non condividendo assolutamente quanto stava accadendo si attivava immediatamente analizzando analiticamente la problematica e producendo il 10 aprile 2012 un corposo documento, corredato da riferimenti normativi, considerazioni e dati che si riportano di seguito in maniera sintetica:
- CHE il Servizio di Vigilanza, che si occupa di sicurezza dei posti di lavoro ex D. L.vo 626/94 sostituito dall’81/2008, non era competente in quanto le citate disposizioni normative erano riferite agli ambienti di lavoro e non agli alloggi degli accasermati
- CHE il nuovo immobile era stato costruito in modo conforme al regolamento edilizio del Comune di Prato per ospitare tre persone a stanza, così come riferito dal direttore dei lavori il 30 settembre 2012, rilevando altresì che le nuove stanze avevano addirittura superfici minime utili superiori rispetto a quelle previste dallo suddetto regolamento.
- CHE negli ultimi anni, la media mensile delle persone aggregate alla Questura era stata di circa 08 unità (personale messo a disposizione per le esigenze delle pattuglie miste) ed attualmente non ve ne sono quindi l’Amministrazione si sarebbe trovata a pagare un canone di affitto per degli alloggi di servizio utilizzandone solo alcuni;
- CHE l’Amministrazione Pratese, nell’ambito dei posti disponibili, si era sempre avvalsa della facoltà di assegnarli ritenendo necessario assicurarsi, sia da un punto di vista logistico che operativo, la presenza nella struttura di una aliquota di personale facilmente contattabile nel caso si verifichino eventi improvvisi di ordine e sicurezza pubblica soprattutto in orari serali e/o notturni .
- CHE l’Amministrazione Pratese, dall’istituzione della Questura ad oggi, si è assicurata una struttura (ex commissariato) adibita prevalentemente ad alloggi di servizio con una capacità alloggiativa (80 posti letto) di circa il 30% della forza organica prevista dal decreto istitutivo del 1996 percentuale che, nella nuova struttura, verrebbe ridotta al 20% (con 60 posti letto) o addirittura al 14% (con 40 posti letto).
- CHE La suddetta situazione sarebbe in controtendenza con quanto avviene nelle altre realtà nazionali ma soprattutto in questa stessa Provincia dove le altre strutture delle specialità presenti cioè la Sezione Polizia Stradale ( sede di recente costruzione) e la Sottosezione Polizia Ferroviaria hanno, oltre all’alloggio per il comandante, una disponibilità di posti letto superiore al 50% dell’organico effettivo. Quindi una ulteriore diminuzione di posti letto, rispetto a quella comunicata a settembre 2011, a nostro avviso, sarebbe stata sbagliata e avrebbe determinato una disparità di trattamento tra il personale della Polizia di Stato presente in questa provincia.
- CHE le scelte di oggi non dovranno poi penalizzare, domani, lo sviluppo inevitabile della Questura di Prato, vista la delicata e sensibile situazione del territorio e della popolazione, stranieri compresi, considerato, altresì, che tutti sappiamo (questa O.S., i dipendenti, i funzionari e il superiore Ministero in primis) che la pianta organica della Questura di Prato non è assolutamente adeguata alle esigenze del territorio e in caso di un auspicabile ampliamento di detta pianta organica ci troveremo in difficoltà logistiche.
- CHE una gestione di tipo “manageriale” dovrebbe tener conto di tutti gli elementi di valutazione ed essere finalizzata ad ottimizzare le risorse a disposizione se cosi non fosse risulterebbe anti-economica ed inutile sotto l’aspetto logistico.
- CHE a seguito di verifica numerica, dei dati relativi ai colleghi che effettivamente fruivano dell’alloggio collettivo, anche occasionalmente, effettuata previo coinvolgimento del personale che di fatto vive in caserma, emergeva una situazione reale sostanzialmente diversa rispetto a quella in epigrafe riportata che, se confermata, consentirebbe all’Amministrazione l’assegnazione e/o gestione oculata dei posti letto disponibili in Questura che andrà opportunamente regolamentata in tutti i suoi aspetti con lo spirito di gestire al meglio la situazione significando che chi beneficerà di posto letto ne dovrà effettivamente fare uso.
- CHE In ogni caso dovevano essere valutate tutte le possibili soluzioni che in extremis potrebbero riguardare anche valutazioni nell’ambito di tutti i posti letto disponibili nei vari Uffici della Provincia oppure, laddove risultassero possibili, modalità di assegnazione di tipo flessibile.
La nota si concludeva chiedendo all’Amministrazione Pratese la conferma tempestiva della previsione alloggiativa di 60 posti letto e che ritenevamo opportuna la convocazione straordinaria della commissione paritetica “per l’attività di protezione sociale e benessere del personale” e comunque in tempo utile affinché procedesse, previa analisi e verifica dei dati rappresentati dal SIULP, alla formulazione di proposte in merito.
Inoltre, considerati i tempi ristretti, rappresentavamo, altresì, che poteva essere utile, in via preliminare, creare da subito nell’ambito degli uffici competenti o dei componenti la suddetta commissione un gruppo di lavoro, con lo scopo di verificare e analizzare la situazione reale i cui esiti dovranno essere portati a conoscenza della commissione competente per la formulazione di proposte funzionali, risolutive che siano condivisibili.
A seguito della nostra nota del 10 aprile il Questore di Prato inoltrava il 24 aprile 2012 una lettera all’Ufficio Centrale di Vigilanza chiedendo di poter portare a tre i posti letto per ciascuna camera.
Il successivo 08 maggio 2012 il Questore di prato inviata a tutte le OO.SS. sindacali la risposta datata 05 maggio 2012 dell’Ufficio di Vigilanza di Firenze nella quale veniva specificato che la soluzione abitativa di ogni stanza dei nuovi alloggi collettivi di servizio doveva intendersi massima di numero due persone per camera.
Analizzata la suddetta risposta dell’Ufficio di Vigilanza si riteneva di non condividerne le motivazioni, pertanto, in data 10 maggio 2012 lo scrivente, in occasione di un incontro organizzato dalla Segreteria Nazionale, interessava della problematica il Segretario Nazionale LANZILLI Antonio il quale, dopo essersi recato all’Ufficio Centrale di Vigilanza per approfondire la questione, confermava che sembrerebbero non esserci pregiudizi alla possibilità di mettere tre posti letto a stanza. Pertanto concordavamo con lo stesso ed il segretario Generale Regionale SIULP Toscana di valutare le successive iniziative da intraprendere.
Da un successivo approfondimento rilevammo che l'art 22 dell’Accordo Nazionale Quadro, siglato il 31 luglio 2009, prevedeva espressamente che i criteri per gli alloggi del personale inviato in missione e non dovevano essere individuati dal Dipartimento sulla base delle proposte formulate da una apposita commissione.
In merito appuravamo che la " Commissione alloggi di servizio per il personale inviato in missione art.22 A.N.Q." ( vedi sito Siulp ) risultava essersi riunita il 12/01/2012 (successivamente non risultavano esserci stati altri incontri sebbene si fosse conclusa con il rinvio di un mese per la prosecuzione dei lavori) e nella circostanza il SIULP e le altre OO.SS. sostenevano che, per individuare i criteri d'idoneità degli alloggi di servizio, sia per il personale inviato in missione e non, si doveva fare riferimento al decreto 21 ottobre 2008 della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel quale erano definiti e regolati gli standard nazionali degli alberghi.
Dall’esame del suddetto decreto emergeva che le metrature previste per ogni stanza di albergo rapportate al numero di occupanti ( considerate tre persone a stanza) erano , anche in questo caso, inferiori rispetto a quelle realizzate nella nuova costruzione.
Dagli atti allegati alla risposta del Ufficio di Vigilanza di Firenze del 05 maggio 2012 notavamo, altresì, che le relazioni tecniche a cui veniva fatto riferimento erano datate due luglio 2008 ed una ottobre 2009, quindi precedentemente o subito dopo l'entrata in vigore dell’ A.N.Q. del 31 luglio 2009, pertanto risultava palese che non era stato considerato quanto stabilito nello stesso accordo.
Il successivo 28 maggio 2012 il Ministero dell’Interno – Ufficio relazioni sindacali – sentito il competente Servizio Centrale di Vigilanza rispondeva ad un quesito del SIULP di Venezia chiarendo in modo inequivocabile che non rientrano nella fattispecie dei luoghi di lavoro gli alloggi collettivi di servizio in cui il dipendente soggiorna libero dal servizio, senza obbligo di reperibilità e non nel corso della propria abituale attività lavorativa. Quanto sopra confermava quanto sostenuto da questa O.S. nella nota del 10 aprile 2012.
Ne conseguiva quindi che l’Ufficio di Vigilanza non solo non è competente in materia di alloggi collettivi ma, in base alle vigenti normative, neanche in ordine alla definizione dei criteri della composizione delle stanze.
Di quanto appreso veniva informata tempestivamente l’Amministrazione ed in sede di Commissione Benessere del personale ( riunitasi quattro volte dal 11 al 29 giugno 2012), ritenevamo opportuno partecipare ai lavori ponendo quale questione preliminare il fatto che si stava affrontando una discussione basata su presupposti errati e cioè quelli di considerare due posti letto a stanza ribadendo fermamente che, a nostro avviso, non vi era alcun problema a prevedere tre posti letto a stanza.
Durante le riunioni della commissione abbiamo altresì chiesto che venissero fornite ai membri le copie delle note del Ministero che imponevano alla Questura di tenere “tassativamente” a disposizione per il personale eventualmente aggregato numero venti posti letto apprendendo che non vi era stata alcuna comunicazione scritta in tal senso.
Si precisa che durante i lavori della commissione questa O.S. è stata l’unica a presentare una propria formale proposta relativamente ai criteri di assegnazione dei posti letto prevedendo sia una assegnazione temporanea ( giornaliera) che permanente. Nella circostanza proponevamo che la graduatoria degli aspiranti al posto letto in via permanente doveva essere redatta tenendo conto dell’unico criterio utilizzabile e cioè quello dell’ordine cronologico di assegnazione alla Questura di Prato ( a partire dagli ultimi arrivati fino al completamento dei posti disponibili. La nostra proposta scaturiva dalla valutazione che a tutti i colleghi, senza distinzioni di sorta, doveva essere data la stessa possibilità di fruire degli alloggi.
Inoltre, durante i lavori della suddetta commissione sono stati reperiti ulteriori 10 posti letto disponibili presso la locale Sezione Polstrada soluzione estrema suggerita da questa O.S. sempre nella nota del 10 aprile 2012.
Il 29 giugno 2012 la Segreteria Regionale SIULP Toscana, previe intese con questa Segreteria Provinciale, ha fatto un incisivo e risolutivo intervento presso gli uffici centrali competenti.
Il successivo 03 luglio 2012 si riuniva per la quarta volta la Commissione centrale alloggi di servizio per il personale inviato in missione art.22 A.N.Q. e veniva raggiunto l’accordo con l’Amministrazione confermando sostanzialmente quello che era stato proposto nella precedente riunione del 12/01/2012… ancora una volta trovava conferma quanto sostenuto da questa O.S. in tutti questi mesi.
In ultimo il 18 luglio 2012, durante la Verifica semestrale degli accordi decentrati ex art. 5 A.N.Q. si è avuto modo di ritornare nuovamente sull’argomento. Nella circostanza il Questore ha inteso dichiarare in premessa che l’Amministrazione cercherà di spostare in avanti la data per il passaggio degli alloggi da Via Baldinucci al nuovo stabile al fine di ottenere tutte le autorizzazioni preventive necessarie ( certificazioni, arredamenti, coperture finanziarie ecc.). In detta occasione il SIULP ha riepilogato l’attività svolta dal mese di marzo u.s. e ribadito le proprie posizioni. Nella circostanza altra O.S. si è associata alla nostra posizione e si apprendeva che la stessa aveva prodotto una nota in merito lo scorso 04 luglio 2012.
PER QUESTI MOTIVI
In base a quanto rappresentato riteniamo che la situazione dei tre posti letto sia più che chiara e quindi vi siano tutti i presupposti per una risoluzione positiva della questione.
Pertanto aspettiamo fiduciosi la risposta degli Uffici centrali interessati riservandoci di valutare eventuali successive iniziative in merito.
Sperando di essere stati chiari nell’esposizione della attività sindacale svolta dal mese di marzo c.a. al 03 luglio 2012 restiamo comunque a Vostra disposizione per ulteriori chiarimenti significando che chi volesse prendere visione della documentazione integrale menzionata nella presente lo potrà fare rivolgendosi a questa struttura.
Cordiali saluti.
Prato lì 26 luglio 2012
Il Segretario Generale Provinciale
SIULP PRATO
Vassallo Vincenzo