Nei mesi scorsi in più occasioni abbiamo contestato il comportamento del dott. Aliquò, dirigente pro-tempore del Compartimento Polfer di Bari, in ordine a varie questioni che concernono
il rispetto delle norme contrattuali che regolano il rapporto di lavoro e le relazioni sindacali.
Una delle situazioni più abnormi si è verificata con l'aggiornamento professionale, materia strettamente connessa alla contrattazione decentrata e – per questa Provincia – all'orario di lavoro.
Da oltre un decennio gli accordi raggiunti tra queste OO.SS. e i vari uffici di Polizia assicurano a tutti i colleghi la possibilità di partecipare ai cicli di aggiornamento articolati in corsi settimanali e organizzati dalla Questura: un sistema che ha il vantaggio di massimizzare l'efficacia delle risorse disponibili, di espandere le capacità professionali oltre l'orizzonte degli incarichi settoriali, di garantire un giusto equilibrio tra formazione generale, formazione specialistica e addestramento operativo. Un particolare elemento di pregio di questi accordi sta nell'aver garantito al personale turnista di uniformare il proprio aggiornamento a quello dei colleghi non turnisti e di poter fruire di un giusto periodo di effettivo riposo dopo ciascun servizio notturno.
Tutti gli uffici di Polizia della Provincia hanno riconosciuto la validità di questo sistema e lo hanno rinnovato con i nuovi accordi decentrati stipulati a partire dal 2010, derogando i termini per concludere gli accordi allo scopo di agganciarli alla contrattazione della Questura che ha necessariamente funzione propedeutica sia per la responsabilità di coordinamento che la Legge riconosce al Questore sia perché la gestione e il controllo dell'aggiornamento professionale sono demandati alla Questura e alla commissione paritetica provinciale costituita in quella sede.
Per qualche oscuro motivo, però, al dott. Aliquò tutto questo non andava a genio.
Ha quindi dichiarato nulli (perché secondo lui illegittimi) gli accordi decentrati precedenti e non ha voluto attendere il perfezionamento dei nuovi accordi decentrati per la Questura, decidendo unilateralmente di demandare la contrattazione a Roma.
Così facendo ha creato un vuoto normativo nel quale ha imposto le proprie decisioni, evitando il confronto sindacale con queste OO.SS. e penalizzando i colleghi in servizio alla Polfer rispetto a quelli in servizio in tutti gli altri uffici di Polizia di Bari e Provincia.
Un problema che curiosamente non ha interessato le altre sigle sindacali, che hanno tranquillamente firmato accordi separati ma inefficaci (perché non rappresentavano la maggioranza assoluta richiesta dalla Legge).
Vista l'inerzia del Dipartimento, abbiamo deciso di portare la questione davanti al Giudice del Lavoro che, con sentenza n. 108 del 28 marzo u.s. ci ha dato ragione e ha condannato il dott. Aliquò e il Ministro dell'Interno, disponendo anche che debbano rifondere le spese processuali e riavviare le contrattazioni a partire dall'informazione preventiva.
Il risultato è il frutto della correttezza giuridica delle nostre rivendicazioni e della determinazione con la quale intendiamo difendere i diritti dei colleghi e opporci a ogni forma di sopruso.
Bari, 2 aprile 2011
Siulp - Sap - Silp CGIL