In una società ideale polizia e magistratura non dovrebbero esistere. L’ennesimo scempio al quale abbiamo assistito ieri, che ha “sfregiato” Milano e la stessa Italia agli occhi del mondo, sono la conferma che quanto detto prima è solo utopia.

Ma emerge un’altra certezza, con forza e in modo incontrovertibile, e cioè che chi utilizza pacifiche manifestazioni e i riflettori che su di esse sono puntati per dare sfogo alla loro inusitata violenza, attesa la confermata indole criminale che li accompagna, non sono gli appartenenti alle forze di polizia ma i soliti delinquenti uniti al gruppo organizzato dei professionisti del disordine, che ormai imperversano in ogni kermesse, perché forti dell’assoluta e totale impunità.

E’ quanto dichiara in una nota Felice Romano, Segretario Generale del Siulp. Esprimo plauso per la professionalità, l’equilibrio e la capacità con cui è stato organizzata la regia dei servizi di ordine e sicurezza pubblica in occasione dell’inaugurazione per l’Expo.

La capacità info investigativa preventiva, che conferma ancora una volta quanto il nostro servizio anti terrorismo sia un’eccellenza al mondo, ha consentito di dispiegare un dispositivo di sicurezza che non solo ha contenuto al massimo la furia cieca e devastatrice di questi delinquenti ma ha garantito anche che questi non portassero a compimento il loro obiettivo principale: giungere nei luoghi dove c’erano i simboli di Expo e abbatterli per macchiare il nostro Paese e il suo apparato di sicurezza della peggiore infamia.

Mancanza di credibilità con applicazione della forza spropositata nella gestione della piazza. Ma tutto questo, sottolinea Romano, grazie alla provata professionalità e alla nuova strategia nella gestione della piazza, non è riuscito ai soliti delinquenti.

Ma il plauso più grosso va alle donne e agli uomini che ieri, a Milano, in quel clima di guerriglia urbana nel quale oltre ad essere oggetto della inusitata violenza di questi delinquenti, sono stati anche destinatari di ripetute e sempre più violente provocazioni nella speranza che la loro reazione consentisse da un lato di monopolizzare il dibattito mediatico dei soliti “tuttologi”, che sanno sempre cosa devono fare gli altri e mai quello che spetterebbe a loro che in piazza non ci sono mai, per dibattere se la reazione delle forze di sicurezza fosse sproporzionata o meno, dall’altro di evitare che il disegno criminale dei black block fosse portato a compimento. Professionalità, equilibrio, capacità di gestione dello stress per gli eventi critici, come insegnato nella scuola di O.P. di Nettuno, hanno salvaguardato Expo e circoscritto la violenza di questi facinorosi.

I quali, forti della totale impunità per le regole attuali che presiedono la gestione della piazza continueranno imperterriti a riorganizzarsi atteso che non rischiano nulla. Ecco perché, conclude Romano, sperando che tutti abbiano capito chi sono i violenti e che la furia distruttrice che questi pongono in essere in ogni occasione provocherà sempre danni, anche se contenuti, come successo ieri ai danni della città e dei cittadini di Milano ai quali va la nostra totale incondizionata solidarietà per quanto hanno dovuto subire, ora non ci sono più alibi, bisogna aprire immediatamente un tavolo nel quale ridiscutere regole e sanzioni per chi, sfruttando il diritto costituzionale a manifestare il proprio dissenso, trasforma i centri storici delle nostre città in scenari di guerra consapevoli che, ad oggi, non pagheranno mai nessun prezzo.

Queste regole dovranno tutelare la democrazia ma anche i cittadini evitando che furie distruttrici, come quelle che abbiamo visto ieri a Milano, non si ripetano mai più.

Roma, 2 maggio 2015             La Segreteria Nazionale 

Lanci di agenzia Expo: Siulp; bene Ps, ora confronto su regole certe (ANSA) – ROMA, 2 MAG – “Bene la polizia, ora serve un confronto su regole certe per la tutela dei cittadini e della democrazia”.

Lo afferma in una nota il segretario del Siulp Felice Romano sottolineando che quanto accaduto a Milano è “la conferma dell’esistenza dei professionisti del disordine”. “L’ennesimo scempio al quale abbiamo assistito ieri – dice Romano – è la conferma che chi utilizza pacifiche manifestazioni per dare sfogo alla loro inusitata violenza non sono gli appartenenti alle forze di polizia ma i soliti delinquenti uniti al gruppo organizzato dei professionisti del disordine forti dell’assoluta e totale impunità”. “La capacità investigativa preventiva del nostro servizio anti-terrorismo – aggiunge – ha consentito di dispiegare un dispositivo di sicurezza che non solo ha contenuto al massimo la furia di questi delinquenti ma ha garantito anche che questi non portassero a compimento il loro obiettivo principale”. Il plauso del Siulp va poi “alle donne e agli uomini che ieri, a Milano, sono stati anche destinatari di ripetute e sempre più violente provocazioni. Professionalità, equilibrio, capacità di gestione dello stress per gli eventi critici, hanno salvaguardato Expo e circoscritto la violenza dei facinorosi”. “Sperando che tutti abbiano capito chi sono i violenti – conclude Romano – ora non ci sono più alibi: bisogna aprire immediatamente un tavolo nel quale ridiscutere regole e sanzioni per chi, sfruttando il diritto costituzionale a manifestare il proprio dissenso, trasforma i centri storici delle nostre città in scenari di guerra consapevoli che, ad oggi, non pagheranno mai nessun prezzo”

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