Abbiamo appreso che le procedure attivate, nonostante l’intervento di quella sigla sindacale, dovrebbero andare in porto, consentendo ai soggetti legittimati dalla norma, di poter avere in gestione il Centro Balneare di Calambrone nel rispetto delle previste normative.

Colleghe/i nonostante le insistenze da parte di MOLTISSIMI preferiamo tenerci volutamente fuori da qualunque messaggio di commento relativamente alle notizie apparse in questi giorni su organi di stampa nazionale che hanno visto coinvolti alcuni sindacati di polizia e lo facciamo non solo perché siano diversi, ma soprattutto perché come sempre abbiamo ritenuto e sostenuto in queste vicende che ogni parola usata è destinata ad accrescere la disaffezione nei confronti delle compagini sindacali, specie in un momento storico/culturale/politico/sociale non certamente favorevole.

Colleghe/i invece di contro vogliamo mettervi al corrente, visto le numerose chiamate, i numerosi sms e le numerosissime mail, su quanto sta accadendo ed è accaduto intorno al Centro Balenare di Calambrone, alla sua gestione ed alla prossima apertura.

Colleghe/i abbiamo sempre ritenuto, quando i centri balneari erano due, vale a dire Calambrone e Marina di Pisa, che la gestione affidata alle due Questure potesse essere comprensibile, oggi sarebbe più giusto e corretto da un punto di vista prettamente di ubicazione geografica e di territorio che il Centro Balneare di Calambrone venisse gestito dalla Questura di Pisa, onde evitare tutto quello spreco di energie in capo al personale della Questura di Livorno costretto a continui viaggi proprio in virtù delle competenze territoriali, comunali, provinciali.

Colleghe/i fatta questa premessa riteniamo anche evidenziare quanto ci è stato raccontato, anche se non siamo in possesso del carteggio relativo, circa l’apertura per la stagione 2015, diversa dalla solita e consueta assegnazione triennale. Useremo il condizionale visto che il tutto è confinato alle notizie che ci sono pervenute da alcuni colleghi di Livorno e di Pisa.

Colleghe/i ci risulta che il Questore di Livorno come sempre si è adoperato nell’interesse del personale, nonostante varie difficoltà, affinché il Centro venisse aperto e fosse efficiente almeno per la stagione 2015, attraverso una gara prima e procedure di affido dopo che, in entrambi i casi, hanno visto partecipanti in possesso dei requisiti giuridici previsti dalla normativa. Ebbene dopo tali procedure sembrerebbe che il Centro di Calambrone avesse trovato la soluzione per l’apertura per la stagione 2015.

Colleghe/i, una soluzione che vedrebbe un impegno economico da parte di chi ha assunto l’onere dell’apertura ancora più consistente rispetto agli anni precedenti, in quanto, considerate le difficoltà, i soggetti legittimati alla gestione dovrebbero anticipare risorse sia sotto l’aspetto economico, assicurativo e quanto altro, vale a dire non più come gli anni pregressi che dal fatturato veniva versata una quota al Fondo Assistenza, il quale in una si fatta situazione ha ritenuto giusta una maggiore cautela, sempre nell’ottica del miglior servizio da fornire al personale della Polizia di Stato.

Colleghe/i sin qui niente di particolare, solo procedure burocratiche ed amministrative che ci consentono di ringraziare immensamente il Questore di Livorno e tutti i suoi Collaboratori che si sono sobbarcati un grande sforzo al solo scopo di tutelare il benessere del personale.

Colleghe/i ad un certo punto, come tutte le storie che vedono coinvolti alcuni soggetti pisani, sembrerebbe essere arrivata una lettera, una diffida, un qualcosa del genere, da un sindacato di polizia che ha tentato di bloccare il tutto, manifestando (sembrerebbe) alcune irregolarità nella gestione delle procedure dello svolgimento della gara e/o dell’affido, facendo leva, sembrerebbe, sulla mancata informazione ad altri soggetti interessati alla gestione del centro balenare.

Colleghe/i, qualche maligno ci ha pure sussurrato che il soggetto interessato farebbe capo proprio a quella sigla sindacale che, forse per proselitismo o per altri benefici avrebbe avuto tutto l’interesse non solo a bloccare l’assegnazione, ma addirittura ottenerne la gestione. Il SIULP-PISA non avendo contezza e riscontro delle procedure utilizzate, lasciando il giusto spazio ad ogni dubbio, al momento ha preferito ricorrere ad un organo interno, cioè al Questore di Livorno, con una nota scritta indirizzata anche al Fondo Assistenza, per meglio comprendere tutte le reali dinamiche e le eventuali soluzioni adottate.

Colleghe/i, in prima battuta abbiamo appreso che le procedure attivate, nonostante l’intervento di quella sigla sindacale, dovrebbero andare in porto, consentendo ai soggetti legittimati dalla norma, di poter avere in gestione il Centro Balneare di Calambrone nel rispetto delle previste normative, garantendo a tutto il personale , che deciderà di usufruirne, il massimo confort e gli essenziali servizi.

Colleghe/i, il SIULP-PISA non crede e non da credito alle chiacchiere, ma presterà tutta l’attenzione necessaria affinché le procedure previste vengano rispettate a prescindere se l’organo competente per il futuro sarà la Questura di Livorno o quella di Pisa e soprattutto affinché gare o affidi avvengano nel rispetto della legge e fuori da eventuali condizionamenti esterni o da interventi sindacali finalizzati per mero proselitismo.

Al momento il SIULP-PISA rimane in attesa di riscontri oggettivi anche da parte del Questore onde valutare ulteriori azioni anche in altre sedi.

Pisa, 1 Giugno 2015             Il Segretario Generale Provinciale SIULP - PISA ViTO GIANGRECO

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