Ogni giorno, in ogni angolo del Paese donne e uomini della Polizia di Stato lavorano per garantire l’ordine pubblico, la sicurezza dei cittadini e la difesa delle Istituzioni democratiche, con totale spirito di abnegazione.
Pronti a servire il proprio Paese sino all’estremo sacrificio della vita ogni qual volta è stato necessario per restare fedeli al giuramento fatto.
Sentire, dopo 14 anni dai fatti e se le dichiarazioni riportate sulla stampa odierna non verranno smentite, che il P.M. Zucca, per i fatti del G8, dica che ancora oggi è necessario emanare delle leggi per “costringere la Polizia”, ovvero i poliziotti, “ad essere fedele alla Costituzione” è ingeneroso, poco istituzionale, inutile e persino dannoso all’intera immagine dell’Istituzione Polizia di Stato, dell’intero Paese e anche delle migliaia e migliaia di poliziotti onesti e corretti.
Lo afferma Felice ROMANO, Segretario Generale del SIULP nel commentare l’intervista del P.M. Zucca riportata dai quotidiani odierni dove, peraltro, auspica un intervento del Ministro a difesa dell’istituzione.
Mi chiedo, conclude Romano sottolineando l’amarezza e lo sconforto dei poliziotti e di tutti i familiari dei colleghi che sono caduti per essere leali al giuramento di fedeltà fatto alla Costituzione, se simili affermazioni non sono offensive per l’immagine alla Polizia di Stato e, in quanto tali non meritano l’attenzione dei magistrati della Corte dei Conti per un intervento che ristori l’Istituzione dell’ingiusto danno che sta subendo, così come accaduto per altri fatti in cui a pagare sono stati gli stessi poliziotti anche se condannati per reati colposi.
Roma, 8 giugno 2015 Felice Romano Segretario Generale SIULP