La Camera dei Deputati ha approvato l’emendamento n. 7.1007 presentato dal relatore alla legge on.le Ernesto Carbone del PD che modificando il testo base dell’art. 7 comma 1 dell’AC 3098 - Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, prevede la delega al Governo per il riordino delle carriere delle forze di Polizia.

La Camera ha dunque approvato la delega per l'ammodernamento del modello della sicurezza e il riordino delle carriere degli appartenenti alle Forze di polizia.

Si tratta di un evento importante che rappresenta una eloquente risposta alle attese del personale ed all’esigenza di adeguare e attualizzare il sistema della sicurezza per renderlo più funzionale ai tempi attuali e alle nuove esigenze di garanzia dell'ordine e della sicurezza pubblica essenziali alla vita democratica del paese.

Le novità di interesse per la categoria secondo la relazione illustrativa che accompagna il provvedimento riguardano:

1. l’integrazione del criterio di delega sulla conseguente revisione dei ruoli e dei profili d’impiego del personale delle Forze di polizia, in aderenza al nuovo assetto organizzativo, con la contestuale rideterminazione degli organici dei diversi ruoli e della dotazione organica complessiva. Con il progetto attuativo si provvede, pertanto, a realizzare, in un contesto unitario e organico, i seguenti obiettivi:

  • la modernizzazione e la semplificazione della disciplina sullo stato giuridico, sulla progressione in carriera, ai fini della valorizzazione del merito e delle professionalità, anche attraverso la razionalizzazione e ridefinizione delle funzioni, nonché l'unificazione, soppressione o istituzione di ruoli o qualifiche e gradi;
  • il mantenimento della sostanziale equiordinazione del predetto personale e dei connessi trattamenti economici, anche in relazione alle necessarie disposizioni transitorie, fermi restando la valorizzazione delle peculiarità ordinamentali e funzionali del personale di ciascuna forza di polizia e i contenuti e i principi di cui all’articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183, tenuto conto dei principi e criteri di delega della presente legge, in quanto compatibili;

2. l’integrazione del criterio di delega relativo alla razionalizzazione e al potenziamento dell’efficacia delle funzioni di polizia, al fine di assicurare, in caso di assorbimento del Corpo forestale dello Stato in un’altra Forza di polizia, il pieno mantenimento degli attuali livelli di presidio dell'ambiente, del territorio, del mare e della sicurezza agroalimentare, nonché la salvaguardia delle relative professionalità esistenti, rafforzando il giusto obiettivo del mantenimento dell’unitarietà delle funzioni, sotteso alla riformulazione del testo al Senato, che può essere realizzato attraverso il transito del personale interessato nella relativa Forza di polizia, nonché con la facoltà di transito nelle altre Forze di polizia, in un contingente limitato, corrispondente alle funzioni già svolte dallo stesso personale e trasferite alle Forze di polizia diverse da quella che assorbe il Corpo medesimo. Inoltre, per assicurare la continuità anche delle altre funzioni non trasferite alle forze di polizia, nonché per contemperare gli effetti di una riforma radicale che incide anche sullo status del personale interessato, si prevede che un contingente limitato possa transitare anche nelle altre amministrazioni pubbliche;

3. l’integrazione del criterio di delega, al fine di assicurare la neutralità finanziaria, nell’ambito dei risparmi di spesa derivanti dall’attuazione dei predetti criteri di delega, ferma restando la clausola di copertura finanziaria prevista dall’articolo 18 del testo approvato dal Senato, attraverso la razionalizzazione dell’efficacia delle funzioni, dell’organizzazione degli uffici, della gestione associata dei servizi strumentali, nonché delle dotazioni organiche e della disciplina dei ruoli delle Forze di polizia interessate, conseguente anche all'eventuale assorbimento del Corpo forestale dello Stato in una o più forze di polizia. Ciò consente di realizzare dei risparmi che possono essere impiegate - nella misura non superiore al 50 per cento - anche per la copertura degli eventuali oneri conseguenti all’unitario processo riformatore. Si tratta, quindi, di un intervento che non comporta, in ogni caso, oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, atteso che si fonda sul principio di razionalizzazione e di “reinvestimento” delle risorse disponibili a legislazione vigente.

Infatti, all’attuazione di quanto previsto dalla proposta emendativa, si provvede coerentemente con lo stesso principio di delega di cui alla citata legge n. 244 del 2012 in materia di revisione dello strumento militare, nonché con quello di cui all’articolo 18 dello disegno di legge approvato dal Senato, che, al comma 3, richiama anche la clausola di salvaguardia prevista dall’articolo 17, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, secondo cui "qualora i decreti legislativi determinino nuovi o maggiori oneri che non trovino compensazione al proprio interno, gli stessi sono emanati solo dopo l’entrata in vigore dei provvedimenti legislativi che stanzino le occorrenti risorse finanziarie".

Ricordiamo che il provvedimento prevede altresì l’istituzione del numero unico europeo 112 su tutto il territorio nazionale con centrali operative da realizzare in ambito regionale e l’ottimizzazione dell'efficacia delle funzioni del Corpo nazionale dei vigili del fuoco in relazione alle funzioni ed ai compiti del personale permanente e volontario del medesimo Corpo, anche con modifica dei ruoli e delle qualifiche, fermo l’obbligo di complessiva invarianza finanziaria di cui all’art. 18 del testo in esame e tenuto anche conto di quanto previsto dall’articolo 3, comma 155, ultimo periodo, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 e successive modificazioni.

Vengono, inoltre previsti ulteriori principi e criteri direttivi della delega riferiti, alle sole forze operanti in mare. Detti principi prevedono - fermi restando l’organizzazione, anche logistica, e lo svolgimento delle funzioni e dei compiti di polizia da parte delle Forze di polizia – l’eliminazione delle duplicazioni organizzative, logistiche e funzionali, nonché l’ottimizzazione di mezzi e infrastrutture, anche mediante forme obbligatorie di gestione associata, con rafforzamento del coordinamento tra Corpo delle capitanerie di porto e Marina militare, nella prospettiva di una eventuale maggiore integrazione.

E’ dunque iniziato, nonostante gli ostacoli frapporsi dai soliti noti. Anche all’interno del mondo sindacale, quel percorso che condurrà, attraverso la modernizzazione del sistema sicurezza, ad una riorganizzazione degli apparati nel segno di una maggiore efficienza ed alla valorizzazione delle professionalità dei lavoratori coniugando qualificazione e merito.

Occorre, ricordare come questo risultato sia, ancora una volta, il frutto del serio e responsabile lavoro del SIULP, e della sua capacità di formulare proposte e governare i processi d’innovazione coniugando l’obbiettivo dell’adeguamento degli apparati organizzativi con quello dell’emancipazione dei lavoratori di Polizia.

Il provvedimento passerà ora all’esame del Senato per l’approvazione definitiva. Non dovrebbero esserci ulteriori modifiche e novità attesa la necessità del governo di approvare il provvedimento prima della chiusura estiva.

Roma, 18 luglio 2015                 La Segreteria Nazionale

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