Riportiamo il testo della lettera inviata al Direttore Coord. E Pianificazione Forze di Polizia Pref. Matteo Piantedosi lo scorso 2 febbraio.

“Si fa seguito alla precedente nota del 4 novembre 2016 che, ad ogni buon fine, si allega. Con decreto del Capo della Polizia del 31 ottobre 2016, è stata costituita una commissione di verifica, da Ella presieduta, per la ricognizione delle procedure relative al concorso interno, per titoli di servizio ed esame, a 1400 posti per l’accesso al corso di formazione per la nomina alla qualifica di vice Ispettore del ruolo degli ispettori della Polizia di Stato, indetto con decreto 24 settembre 2013, pubblicato nel bollettino ufficiale del personale del Ministero dell’interno – supplemento straordinario n. 1/24 bis del 26 settembre 2013.

L’iniziativa è stata motivata in decreto con “la necessità di disporre un intervento ricognitivo mirato a prevenire il rischio di una generalizzata soccombenza, con conseguente rilevante danno erariale”, alla luce del rilevante numero di ricorsi (557 candidati ricorrenti), ritenuto “di gran lunga superiore alla fisiologica attività contenziosa”, e con l’esigenza di “dover porre in essere ogni utile attività finalizzata ad assicurare l’autotutela dell’Amministrazione, nonché di ausilio all’attività difensiva della medesima”.

Il 3 novembre 2016, con nota 555/RS/01/67/1/4500, l’Ufficio per le relazioni Sindacali del Dipartimento forniva chiarimenti in ordine al fatto che le attività della commissione di verifica non avrebbero pregiudicato la posizione dei candidati che avevano superato le prove concorsuali.

Successivamente, il Consiglio di Stato, Sezione prima, con parere 00187/2017, reso nell’Adunanza di sezione del 21 dicembre 2016, in sede di decisione di un ricorso straordinario al Capo dello Stato, (numero affare 00707/2016), presentato da uno dei candidati risultato non idoneo alle prove del concorso in oggetto, confutava tutte le eccezioni di illegittimità della procedura concorsuale in ordine: alla collegialità e uniformità della valutazione, alla violazione del principio dell’ anonimato, alle operazioni di consegna degli elaborati, alla presunta disparità di trattamento tra i concorrenti, confermando la bontà dell’operato della commissione esaminatrice anche in relazione all'apposizione del voto numerico, ed alla tempistica relativa alla correzione degli elaborati.

Al riguardo, appare sintomatico che lo stesso Consiglio di Stato, nel parere citato, affermi come nel concorso interno in esame i candidati appartenessero, con diverse qualifiche, alla Polizia di Stato e fossero, dunque, nella qualità di ufficiali o agenti di polizia giudiziaria, tutti nella condizione o dovere di intervenire nell’immediatezza, rispetto ad irregolarità manifeste riscontrabili nella chiusura delle buste o in altre operazioni pubblicamente effettuate in sede concorsuale. Fatto sta che un comunicato datato 20 gennaio intestato “1785idoneianettuno”, riferisce di un incontro con il Capo della Polizia nel Corso del quale quest’ultimo avrebbe affermato di aver implementato la commissione da Lei presieduta.

E’ ben noto, poi, come lo stesso Capo della Polizia nel corso della manifestazione “la befana poliziotto”, organizzata dal SAP e tenutasi a Bologna il 20 gennaio 2017, abbia pubblicamente accennato ad un parere dell’Avvocatura dello Stato che si sarebbe espressa a favore dell’annullamento del concorso, nonché ad una attività di ricorrezione dei compiti in corso.

Al riguardo proprio sul sito dell’organizzazione SAP, alla pagina http://www.sap-nazionale.org/Notizia9042/Commissione-riesame-concorso-1400-Vice- Ispettori, si legge che la commissione di verifica “provvederà a analizzare la contestatissima valutazione della prova scritta andando a riprendere gli elaborati svolti dai concorrenti risultati insufficienti.

Certamente inizierà dalle situazioni che sono già oggetto di contenzioso, ma l’intendimento manifesto di sottoporre a nuova correzione anche le altre posizioni””, e che gli interessati possono a tal fine presentare istanza per la ricorrezione direttamente alla commissione di verifica attraverso modulistica dedicata.

Considerato il fatto che questa O.S. non dispone di documentazione alcuna, in ordine alla implementazione della commissione di verifica istituita con il decreto del 31 ottobre 2016; atteso il contenuto del D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, normativa di riferimento al riguardo dell’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e delle modalità di svolgimento dei concorsi e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi, si chiede di conoscere:

  1. quali siano con precisione i compiti della Commissione istituita con decreto del Capo della Polizia del 31 ottobre 2016;
  2. quali attività siano state dalla stessa effettuate in concreto dal suo insediamento ad oggi, con particolare riferimento alla ricorrezione degli elaborati, e quante istanze in tal senso siano pervenute alla commissione di verifica ed il relativo esito;

Si chiede inoltre di far tenere copia del parere con il quale l’Avvocatura dello Stato si sarebbe espressa a favore dell’annullamento della procedura concorsuale. La presente, ai sensi della legge 241/1990 e successive modificazioni, quale formale istanza di accesso e ostensione atti.

Considerata l’importanza della problematica esposta ed i suoi riflessi sui diritti e legittimi interessi del personale, si confida in una sollecita risposta. L’occasione è propizia per inviare cordiali saluti.”

Roma, 2 febbraio 2017              La Segreteria Nazionale

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