Si è tenuta ieri 13.11.2017 alle ore 17,30 presso la Sala Europa di via Panisperna, 200 la riunione sul riassetto funzionale-organizzativo del settore tecnico-logistico della Polizia di Stato.

La parte pubblica era rappresentata dal Capo della Polizia Franco Gabrielli, dal Direttore Centrale delle Risorse Umane Mario Papa, dal Capo della Segreteria del Dipartimento della PS Enzo Calabria, dal Direttore Centrale dei Servizi Tecnico Logistici e della Gestione Patrimoniale Cinzia Guercio e dal Direttore dell'Ufficio per le Relazioni Sindacali V.Pref. Maria De Bartolomeis.

L’Amministrazione ha illustrato il progetto di revisione funzionale-organizzativo del settore tecnico-logistico della Polizia di Stato. In particolare il progetto è stato approntato al fine di valorizzare ed ottimizzare le risorse disponibili.

Attualmente la Direzione Centrale è articolata su tre aree distinte (area contrattuale area tecnica e area logistica) I processi gestionali sono di tipo interfunzionale con tre livelli (centrale, intermedio e provinciale).

Gli interventi ipotizzati si snodano attraverso un sistema informatizzato e passano a interventi moderatamente invasivi che si sostanziano in una razionalizzazione dell’organizzazione e in una costruzione modulare che si incentra sull’ottimizzazione dei flussi informativi e gestionali tra centro e periferia.

A livello di Direzione Centrale si è pensato di creare un ufficio innovazione e tecnologie speciali nonché un’area logistica che consente un allineamento al territorio. In tale contesto un ruolo importante assume il Comitato strategico per la pianificazione. In ordine ai Centri Veca il Progetto prevede una rivisitazione dei livelli di responsabilità. In particolare i centri Veca di Alessandria, Bologna e Palermo saranno soppressi mentre quello di Reggio Calabria attualmente diretto da un Primo Dirigente sarà successivamente affidato ad un Direttore Tecnico Superiore.

Per quanto riguarda l’Utl e l’ Utlp il nuovo modello sta trovando sintonia con il Gruppo di lavoro chiamato a definire gli organici della Questura e prevede:

  1. la razionalizzazione dell’organizzazione interna tale da assicurare il supporto tecnico-logistico “dedicato” per Motorizzazione, Veca, Infrastrutture e ICT;
  2. la dipendenza gerarchica dal Questore e funzionale dagli asset territoriali intermedi;
  3. il livello organizzativo è stato reso coerente con l’importanza della sede per le Questure di Roma, Milano e Napoli con responsabilità riconducibile ad un primo dirigente tecnico.

Per 15 Questure (Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Caserta, Catania, Firenze, Genova, Padova, Palermo, Reggio Calabria, Salerno, Torino, Venezia e Verona) ritenute più rilevanti la responsabilità sarà ricondotta ad un Direttore tecnico Superiore o Capo.

Per quanto riguarda la fase attuativa è previsto un sottogruppo di monitoraggio sul gruppo di lavoro al fine di assicurare una sorta di interpretazione autentica delle logiche sottese al progetto stesso. L’informatizzazione costituisce il quid in più in quanto consentirà interventi rapidi, un controllo complessivo delle procedure e una maggiore efficacia.

Le OO.SS. hanno evidenziato come sia necessario rinnovare il sistema oramai vetusto e non rispondente alle esigenze attuali. Il progetto rivela due aspetti apprezzabili :

  1. la possibilità di autoprogettare sulla scorta delle esigenze specifiche e dell’esperienza di coloro i quali vivono la quotidianità sul territorio;
  2. la separazione delle responsabilità tra chi e preposto alla spesa e chi è preposto alla progettazione, gestione e fornitura. L’informatizzazione nell’ambito del progetto di che trattasi risulta di importanza esiziale in quanto oltre a snellire i tempi rende più efficaci gli interventi.

Complessivamente le OO.SS. ritengono che il progetto risulta apprezzabile e condivisibile sia per l’impianto complessivo sia per le ricadute che potenzialmente potrebbe sortire dal punto di vista organizzativo e gestionale.

In particolare la nuova strategia che supera il sistema dei profili professionali è un segnale significativo della volontà di valorizzare la figura professionale dei ruoli tecnici e consentirà sul versante della mobilità una maggiore elasticità con una ricaduta positiva sulle aspirazioni dei colleghi.

Roma, 14 Novembre 2017                 La Segreteria Nazionale

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