Sicurezza: riordino forze di polizia, via libera dal Consiglio di Stato (ANSA) - ROMA, 21 APR - Parere positivo del Consiglio di Stato sul decreto legislativo relativo alla riorganizzazione dei Corpi di polizia, testo che investe molti aspetti della carriera e della condizione economica ed operativa degli operatori della Sicurezza

ed è destinato a valorizzare il "servizio svolto dalle donne e dagli uomini delle Forze di polizia, e per consentire loro quella serenità necessaria a garantire sicurezza, soccorso pubblico e difesa del Paese".

In linea generale, la Commissione Speciale del Consiglio di Stato ha rilevato che, sul piano delle carriere e dei ruoli, la riforma costituisce un passo importante per il superamento sia di regimi "transitori" dell'assetto delle varie carriere (risalenti a diversi lustri fa) e sia del blocco del contratto degli statali nel 2010 e prorogato anche per il 2015. Tale situazione aveva determinato molte insoddisfazioni e un ulteriore incremento del contenzioso del personale.

Il "comparto Sicurezza richiedeva un impegno urgente, serio e concreto" per le Forze di polizia e “la dichiarata razionalizzazione delle Forze di polizia determina un migliore servizio ai cittadini, sia sotto il profilo della sicurezza che dell'ordine pubblico”. E' per questo opportuno, segnala il parere, che il provvedimento trovi sbocco in un complessivo riordino normativo delle disposizioni legislative nella materia.

Il Consiglio di Stato segnala la necessità di monitorare la riforma anche ai fini d'un eventuale correttivo; e solleva alcune osservazioni per migliorare il testo (in tema di accesso dei sovrintendenti, di accelerazione dell'accesso alla dirigenza e di disallineamento nella progressione di carriera degli Ispettori Ps/Cc) e sull'ampiezza delle disposizioni transitorie.

Quanto alle specifiche disposizioni relative alla Polizia di Stato, la Commissione ha valutato positivamente sia la scelta di procedere a una rideterminazione delle dotazioni organiche dei ruoli del personale sia quella di abbassare i limiti di età attualmente previsti e di elevare il titolo di studio richiesto per l'accesso ai ruoli - scelte finalizzate ad assicurare una maggior funzionalità e professionalità del Corpo - tuttavia, viene sottolineata la necessità di reintrodurre il diploma di laurea ad indirizzo economico quale titolo di studio valido per l'accesso alla carriera, in considerazione dei rilevanti fenomeni di attività economiche anche internazionali della criminalità organizzata.

Sulle norme che riguardano l'Arma dei Carabinieri, viene rilevato favorevolmente la sostanziale omogeneità dell'intervento normativo e la sua riconducibilità a un sistema funzionale coerente.

Il parere del Consiglio di Stato è integralmente consultabile sul nostro sito www.siulp.it

Roma, 21 aprile 2017              La Segreteria Nazionale

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