Il giorno 4 novembre 2010 sono stati convocati a Firenze, presso l’Hotel Mediterraneo, il Direttivo Proviciale del Siulp di Firenze ed il Direttivo Regionale del Siulp Toscana.
Il consesso è stato allargato ai dirigenti sindacali delle singole province, andando a costituire di fatto un “Attivo Regionale” con all’ordine del giorno i seguenti punti, integrati in fase di discussione da ulteriori tematiche:
- Contratto biennio economico 2008-2009
- Riordino delle carriere
- Previdenza
- Situazione politica nazionale
L’attivo si è svolto, quindi, alla presenza di oltre 100 quadri sindacali delle varie province con la partecipazione di Antonio LANZILLI, Segretario Nazionale e membro del Direttivo Regionale.
Dopo una sintetica ma completa relazione introduttiva di Francesco REALE, Segretario Generale del Siulp Toscana, che ha puntato più volte il dito su di una compagine governativa rea di aver fallito su tutta la linea e non soltanto rispetto alle politiche sulla sicurezza ma anche sulle ordinarie esigenze del Paese, offrendo diversi spunti di discussione, è seguito un interessante dibattito.
Diversi sono stati gli interventi, anche talvolta legittimamente concitati, tutti quanti caratterizzati da una naturale polemica verso la politica del Governo che si è dimostrato non solo insensibile alle normali questioni che incidono quotidianamente sull’attività dei poliziotti ma addirittura privo di considerazione rispetto ad una categoria, fortemente produttiva ma di fatto, abbandonata a se stessa.
Tra gli altri, si sono susseguiti gli interventi dei Segretari Provinciali di Livorno, Prato, Massa, Lucca.
I temi affrontati hanno riguardato il riordino delle carriere, tanto agognato quanto oggi percepito come distante per via della vera e propria “rapina” del Governo cui sono stati sottoposti i fondi accantonati negli anni, 770 milioni di euro. Unitariamente, si è sottolineata la necessità di pretendere comunque una riforma che non svilisca oltre modo le singole funzioni ma di arrivare ad una rimodulazione complessiva che tenga conto anche di un aspetto sostanziale e non solo formale. Ovvero, a nulla serve affibbiare galloni e distintivi di qualifica senza un corrispettivo tanto economico quanto di funzione.
Tutti quanti hanno espresso la contrarietà e preso le distanze dal progetto di riordino delle carriere proposto tempo fa da “alcune OO.SS.”, privo di contenuti economici e professionali. E’ stata sottolineata la necessità di una riqualificazione complessiva che serva a riassettare le sperequazioni in essere nonché ad affrontare le esigenze istituzionali con maggiore specificità e competenza necessariamente derivante dalle singole funzioni. In sintesi, il progetto del Siulp è noto da tempo… semplificazione delle qualifiche, valorizzazione delle funzioni e carriere aperte dalla base, il tutto con adeguato riconoscimento economico.
Sul lato previdenza, l’attenzione è corsa verso l’attività legale che ha interessato la riforma delle pensioni, cui alla legge Dini che solo parzialmente ha trovato applicazione ovvero soltanto nella parte che ha provocato un danno a tutti coloro che non avevano maturato 18 anni di servizio alla data del 31/12/1995. Infatti, insieme al provvedimento penalizzante rispetto al passaggio dal sistema retributivo al sistema contributivo non è stata riconosciuta la possibilità di aderire a fondi integrativi di pensione e da qui il principio del ricorso presentato al TAR tempo fa e rielaborato come ricorso pilota dagli iscritti al Siulp della provincia di Firenze indirizzato alla Corte dei Conti.
Sul fronte contratto, riconoscendo alla Segreteria Nazionale in ogni caso un buon risultato finale, grazie al determinante impegno del Segretario Generale Felice Romano, soprattutto se rapportato alla congiuntura economica negativa ed alla scarsa affidabilità degli ultimi Governi che si sono succeduti, entrambi complici con responsabilità differenti, si è sollecitato il rispetto dei tempi convenuti per l’adeguamento stipendiale e per la retribuzione degli arretrati ovvero nel corrente mese e comunque entro l’anno in corso.
Il contratto di lavoro 2008-2009, che come noto porterà aumenti lordi di circa 87 euro per un agente e 118 per il vice questore aggiunto, è stato recepito proprio nei giorni scorsi dalla Corte dei Conti e verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, convertito in DPR, molto probabilmente la prossima settimana.
Concetti non meno importanti sono stati proposti rispetto allo scarso turn-over, alla mobilità del personale, all’impiego dei colleghi ultracinquentenni, al tardivo riconoscimento delle cause di servizio, alla specificità, con toni sempre molto critici rispetto a responsabilità che spesso esulano dalla realtà sindacale.
Il Segretario Nazionale Antonio LANZILLI ha concluso i lavori con una relazione molto franca, un intervento teso a sottolineare la difficoltà di avere a livello governativo un interlocutore affidabile, competente e serio, spesso invece incompetente, distratto e preso da questioni che esulano le riforme in generale e la sicurezza ma coinvolto, come noto, in situazioni paradossali al limite del gossip.
Il Segretario Generale Felice ROMANO e la Segreteria Nazionale sono stati chiamati a fronteggiare criticità differenti, soprattutto nell’ultimo anno, un costante impegno spesso volto a far ritirare provvedimenti iniqui per la categoria per cui, proprio per il profilo inaffidabile e indifferente degli interlocutori, il risultato finale non è da sottovalutare ma da ritenersi importante e sostanziale.
Il Segretario Nazionale ha sottolineato, quindi, la necessità di fare il punto della situazione e mettere uno stop ripartendo da zero: rivedere gli organici, le strutture e le esigenze odierne che vanno fronteggiate con modernità e nuovo spirito; superare norme risalenti a 30 anni fa, come il regolamento di servizio ed il regolamento di disciplina, come le piante organiche ormai inadeguate e non più rispondenti alle nuove esigenze.
Fare economia ed ottimizzare le risorse disponibili, questo uno dei passaggi obbligati.
L’intervento di LANZILLI si conclude con l’invito alle strutture provinciali a farsi promotrici di iniziative e contributi volti a fornire alla Segreteria Nazionale tutti quegli input necessari a rappresentare con cognizione completa quelle che sono le priorità e necessità dei colleghi nel territorio nazionale.
In chiusura dell’incontro, a margine dell’attivo regionale, sono convenuti il Questore di Firenze insieme ai Dirigenti e Funzionari degli Uffici e Specialità della provincia Fiorentina, invitati al fine della condivisione della recente notizia del prestigioso incarico cui è stato ritenuto adeguato destinatario il Segretario Generale del Siulp di Firenze, membro della Segreteria Regionale.
Infatti, Riccardo FICOZZI è stato individuato e nominato Consulente per le Politiche della Sicurezza e della Cultura della Legalità in Toscana dal Presidente della Regione, Enrico ROSSI.
Un riconoscimento non comune che va ad un poliziotto, determinato quale tecnico esperto sulla sicurezza.
Riccardo FICOZZI, accettando l’incarico di consulenza ha, tra l’altro, rinunciato ad un contratto dirigenziale come ai compensi derivanti da tale prerogativa, al fine di dare un significato ancor più importante all’incarico e non lasciare la questione ad eventuali strumentalizzazioni dei soliti detrattori. Infatti continuerà ad essere in organico alla Polizia di Stato e fornire il suo incondizionato contributo al Siulp come Segretario Generale di Firenze.
La scelta del collega FICOZZI rende orgoglioso il Siulp perché oltre a premiare una figura che ha espresso ed esprime un profilo sindacale e politico notevole rappresenta un riconoscimento, oltre che all’intera categoria, alla tradizione di questa organizzazione sindacale da sempre integrata con la realtà sociale e ritenuta valido interlocutore dai differenti organismi della pubblica amministrazione.
Al plauso dei dirigenti sindacali del Siulp si è unito quello del Questore di Firenze, dei Dirigenti e Funzionari di Uffici e Specialità che hanno risposto davvero numerosi all’invito.
Firenze, 5 novembre 2010 LA SEGRETERIA REGIONALE
