Per decreto istitutivo e riorganizzativo dei RR.PP.CC e per i mezzi a loro disposizione, gli equipaggi dei reparti svolgono da sempre servizio formati da tre unità operative.
OGGETTO: Reparto Prevenzione Crimine Toscana.
Aggregazione Commissariato di P.S. Viareggio – Gravi problematiche
Alla Direzione Centrale Anticrimine
Servizio Controllo del Territorio - Divisione 2^
Roma
E, p.c.
Al Questore di Lucca
Al Dirigente il Reparto Prevenzione Crimine Toscana
Alla Segreteria Nazionale Siulp
Alla Segreteria Provinciale Siulp Firenze
Alla Segreteria Provinciale Siulp Lucca
Nonostante i Reparti Prevenzione Crimine siano stati istituiti ormai da oltre quindici anni, siamo a denunciare che nel territorio l’impiego viene ancora disposto senza tener conto delle particolari modalità operative del personale che ne hanno fatto un organismo prezioso e capace di fronteggiare situazioni complesse.
Il riferimento va alla aggregazione di dodici operatori in organico al R.P.C. Toscana posti a disposizione della Questura di Lucca per esigenze connesse all’attività di prevenzione e controllo del territorio a Viareggio e dintorni.
Come dovrebbe essere noto, per decreto istitutivo e riorganizzativo dei RR.PP.CC e per i mezzi a loro disposizione, gli equipaggi dei reparti svolgono da sempre servizio formati da tre unità operative. Inoltre, è bene ricordare anche che le “autopattuglie dei Reparti non possono essere impiegate singolarmente o in modo isolato”.
Ciò premesso, il Questore di Lucca, invece, ha ritenuto di disporre l’impiego degli equipaggi del Reparto composti da due unità con turnazione in quinta riuscendo, pertanto, nel miracolo di moltiplicazione delle pattuglie passando da 4 a 6.
Questa impostazione lascia non poche perplessità, tutte afferenti a palesi motivi di sicurezza,
È importante sottolineare che le autovetture in dotazione al R.P.C., quindi in uso agli operatori, non sono predisposte per effettuare accompagnamenti in sicurezza di eventuali fermati, poiché non sono dotate di divisorio, come ad esempio lo sono le autovetture a disposizione del reparto “Volanti”. Inoltre, la maggior parte di esse non sono dotate nemmeno del relativo blocco di sicurezza per l’arma lunga PM12.
Quindi, ponendo come esempio un intervento classico e certamente ordinario, nel litorale versiliese per rissa o per segnalazione di spaccio all’interno della pineta, e dove magari in contemporanea la volante del Commissariato risulti impegnata su un altro intervento, pur in presenza di personale dotato di grande esperienza operativa e professionale, sorge spontaneo e giustificabile ogni dubbio sul come poter effettuare l’intervento nel rispetto dei canoni minimi di sicurezza.
Inoltre, si deve segnalare che lo stesso Questore di Lucca evidentemente non ha predisposto idonea sistemazione del personale aggregato che terminato il servizio, effettuato in condizioni di precaria sicurezza per i motivi citati, deve cercare riposo negli alloggi messi a disposizione dal locale Commissariato.
Da anni ormai il personale aggregato a disposizione del Commissariato di Viareggio dorme nelle camere della caserma che, ormai da qualche tempo, non garantiscono più quei canoni di decoro e accoglienza richiamati dal buon senso e nell’ANQ vigente.
Per fare qualche esempio, i materassi che risultano datati 1992 hanno perso la funzionalità cui sono preposti (è notizia che un operatore del RPCT ha avuto tre giorni di riposo per dolori al collo, come confermati dal Medico della P. di S. di Lucca); l’impianto di climatizzazione non completamente efficiente crea un rischioso microclima e, nonostante le continue segnalazioni, la risoluzione definitiva dei problemi risulta rimandata di giorno in giorno.
Il benessere del personale e il rispetto dei loro diritti rappresentano sicuramente il segreto per la riuscita di un buon progetto.
In questo caso, invece, pare evidente soltanto l’interesse a posizionare pattuglie sul territorio senza curarsi della sicurezza e del benessere generale degli operatori del Reparto Prevenzione Crimine Toscana.
Premesso quanto precede, si chiede il ripristino delle condizioni di sicurezza del personale operante ovvero l’immediata riattivazione delle consuete e proficue modalità operative del R.P.C. oltre che l’individuazione di condizioni alloggiative decorose e degne di personale costantemente impegnato da un capo all’altro del territorio nazionale.
In assenza di adeguate determinazioni, si comunica fin d’ora il ricorso agli organi di stampa per informare la cittadinanza di quali condizioni siano sottoposti coloro che devono garantire la loro sicurezza.
Cordialmente.
Firenze, 01 agosto 2011 Il Segretario Generale Francesco REALE