Quella di Massa Carrara è una Questura in sofferenza come tante. Ma ciò non basta. Ecco arrivare il provvedimento di invio in missione di personale in organico ad una piccola Questura.

Dove ormai il turn-over è un sogno, per esigenze di servizio divenute ordinarie in grandi realtà.  Nel caso specifico il servizio è a disposizione della Questura di Milano per esigenze di vigilanza al CIE del capoluogo lombardo.

 

OGGETTO: Aggregazione personale del ruolo Ispettori al CIE di Milano.

Al Direttore l’Ufficio per le Relazioni Sindacali – Roma

E, p.c.

Al Questore – Massa Carrara

Alla Segreteria Nazionale SIULP - Roma

Alla Segreteria Provinciale SIULP – Massa Carrara

Questa O.S. deve intervenire in riferimento alla disposizione di aggregazione presso la Questura di Milano, per esigenze connesse ai servizi di vigilanza ai cittadini extracomunitari ospitati presso il CIE del capoluogo lombardo, disposta dal Dipartimento per un appartenente del ruolo Ispettori in organico alla Questura di Massa Carrara.

Il provvedimento, che prevede una durata di due mesi, va ad investire un organico già deficitario e costantemente escluso da qualsiasi forma di turn-over con personale che presenta un età anagrafica avanzata, con numerosi colleghi “over 50” e diverse situazioni particolari disciplinate dall’art.12 ANQ e dalla legge 104/92.

E non si fa solo riferimento agli Ispettori ma a tutto il personale!

Diventa difficile da comprendere come un servizio ormai costante come la vigilanza al CIE di Milano possa trasformarsi in una sorta di emergenza e prevedere l’aggregazione lastminute di un Ispettore dalla provincia di Massa Carrara peraltro proprio in un periodo ricco di impegni per varie esigenze operative e, guarda caso, concomitante con le festività natalizie.

La domanda, spontanea, è come sia possibile pretendere l’aggregazione di personale in organico ad una “piccola” Questura per coprire esigenze ormai di routine di una grande realtà come Milano e comunque nell’ambito di una regione estesa che conta ben undici Questure.

Sicuramente l’impiego di personale stanziale ha un impatto differente sia in termini economici che di disagio personale.

Evidentemente sarebbe il caso di prevedere criteri di aggregazione del personale volti all’ottimizzazione delle risorse disponibili, soprattutto in tempi di “spending review”, ed in particolare tenendo in debita considerazione gli attuali organici nonché l’età anagrafica di operatori che non sono più disposti a lasciare ufficio, casa e famiglia per servizi che rivestono carattere ordinario.

Premesso quanto precede, si chiede di voler riflettere e far riflettere sulla questione cui questa O.S. chiede una rideterminazione del provvedimento o quantomeno una riduzione del periodo di aggregazione da 15 a 10 giorni per turno.

Cordialmente.

Firenze, 29 novembre 2013                      Il Segretario Generale Francesco REALE

 

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