Nasce spontanea una domanda ovvero se sia ancora sostenibile il clima generalizzato di sospetto che vi è in questo Paese nei confronti degli operatori delle Forze di Polizia dai quali si pretende, a corrente alternata, efficacia e fermezza oppure l’esatto contrario.
Il SIULP esprime soddisfazione per l’odierno proscioglimento del collega G…, difeso dall’Avv. Massimiliano Annetta del Foro di Firenze, dall’infamante accusa di “Falsa testimonianza e calunnia” al termine di una odissea durata oltre 4 anni e per una condotta contestata nello svolgimento di una ordinaria attività di Polizia.
Il poliziotto, iscritto al SIULP, era stato accusato per fatti scaturiti da un semplice accompagnamento di quattro persone in Questura avvenuto nel lontano 2009 che dopo archiviazione e rinnovo di indagine finalmente ha portato oggi alla sua assoluzione davanti al G.I.P. del Tribunale di Firenze.
Resta, però, il rammarico per il collega che ha trascorso anni difficili affrontando costi non indifferenti in termini materiali e morali per aver adempiuto al suo dovere nel concorrere in via marginale ad una ordinaria attività di Polizia che peraltro non aveva prodotto alcuna particolare conseguenza.
Da qui nasce spontanea però una domanda ovvero se sia ancora sostenibile il clima generalizzato di sospetto che vi è in questo Paese nei confronti degli operatori delle Forze di Polizia dai quali si pretende, a corrente alternata, efficacia e fermezza oppure l’esatto contrario anche attraverso l’esame al microscopio di ogni ordinario provvedimento.
Nell’auspicio che, soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, l’attività delle Forze di Polizia possa essere agevolata e semplificata, sempre tramite l’imprescindibile rispetto della Legge, esprimiamo vicinanza agli altri due colleghi coinvolti nella vicenda cui auguriamo un analogo epilogo.
Firenze, 27 novembre 2015 Francesco REALE, Segretario Generale SIULP Toscana