Finalmente, il 18 marzo scorso si sono conclusi, con la sottoscrizione presso il Dipartimento della funzione pubblica alla presenza del Ministro Brunetta, dei

Sottosegretari dei dicasteri interessati, del Capo della Polizia e dei vertici di tutte le Forze di polizia e della Forze armate, i lavori per il rinnovo del contratto normativo relativo al quadriennio 2006/2009 e della coda contrattuale relativa al biennio 2006/2007.

Milioni di cittadini guardando i vari telegiornali hanno assistito al lancio promozionale dei “160 euro mensili procapite in più!

Diversi lanci ansa hanno visto sbandierare dal Ministro Brunetta, seguito dal Ministro La Russa proclami esaltanti che parlano di “piena soddisfazione - grande successo – accordo che riguarda 600.000 appartenenti al comparto sicurezza e difesa con una spesa di 280 milioni di euro – riconoscimento di disagio e difficoltà di queste particolari categorie di servitori dello stato…”.

Per chiarezza e per l’onestà intellettuale  che contraddistingue il comportamento sindacale del Siulp, sempre chiaro ed equidistante dai partiti politici, ritengo il caso di  chiarire e specificare che i 280 milioni di euro adoperati per la cosiddetta coda contrattuale 2006/2007 niente altro sono che quelli stanziati dal Governo precedente (Governo Prodi), rimasti fermi per oltre un anno.

Inoltre, la gran parte degli importi contenuti nelle tabelle del contratto sottoscritto sono già percepiti dal personale a far data dal 1° febbraio 2007 per la parte strettamente stipendiale (busta paga) come già definiti nel D.P.R. 170/07.

Pertanto, siamo ben lontani dai 160 euro medi di aumento sbandierati dal Ministro Brunetta nei telegiornali e nei giornali, poiché si tratta di 36,00 euro lordi procapite di incremento medio aggiuntivo.

Resta invariata la situazione critica cui vertono le forze di polizia, nonostante le chiacchiere e la televisione, solo per restare all’ultimo triennio diremo che nel 2007 si è tagliato per un miliardo di euro, nel 2008 per ottocento milioni, nel 2009 per un miliardo e trentuno milioni di euro.

La cosa inspiegabile è che quando il Siulp, o altri sindacati di polizia, o i Cocer dei Carabinieri o della Guardia di Finanza, o qualche giornalista, o lo stesso Presidente della Repubblica fa presente che continuando a tagliare sulla sicurezza si mette a repentaglio la possibilità di tutela dell’incolumità dei cittadini, autorevoli esponenti del Governo e della maggioranza negano senza la minima esitazione che i tagli vi siano stati.

Infatti oggi, anziché investire realmente nella sicurezza, vengono diffuse notizie come quella dei 160 euro.

Firenze, 20 marzo 2009                             Il Segretario Generale, Francesco REALE

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