Direttore mi creda, le condizioni in cui verte, oggi, l’apparato preposto alla Sicurezza, con particolare riferimento alla Polizia di Stato, sono ben peggiori di quelle che i cittadini possono vedere.
Preg.mo Direttore,
preliminarmente mi consenta di farLe i complimenti per il Suo editoriale pubblicato domenica scorsa. Da 25 anni sono un dipendente dell’Amministrazione della Polizia di Stato e, in seno a questa, da 11 anni, mi pregio, a Firenze, di essere Segretario Generale del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia, maggioritario nel contesto nazionale e locale.
Ritengo l’iniziativa che Lei ha promosso assolutamente meritevole di attenzione e, mi creda, contrariamente a quanto da Lei affermato, penso che molti lettori condivideranno le Sue parole
Purtroppo, mi creda, le condizioni in cui verte, oggi, l’apparato preposto alla Sicurezza, con particolare riferimento alla Polizia di Stato, sono ben peggiori di quelle che i cittadini possono vedere.
Tutto ciò è paradossale perché, sulla sicurezza dei cittadini, si formano e cadono i Governi e, quindi, dovrebbe essere ben nota l’importanza di preservare, ad ogni costo, questo bene inalienabile. E’ intollerabile pensare che un Governo, il Governo designato dai cittadini, pensi di garantire la sicurezza di quegli stessi cittadini facendo pernio sul senso di abnegazione che contraddistingue i poliziotti.
Pressoché quotidianamente aumentano gli “impegni” che pendono in capo alla Polizia di Stato ma, in esatta antitesi, diminuiscono tutti gli strumenti necessari, come le risorse e gli stessi poliziotti.
Il Sindacato stesso, pur non rientrando nelle proprie prerogative, sovente si è “autotassato” per poter acquistare beni necessari alla Polizia di Stato (fax, computer, ecc.).
Premesso quanto sopra, vuoi che la Sua fosse solo una proposta/provocazione, vuoi che fosse Sua reale intenzione realizzare tale iniziativa, mi permetta, in qualità di Poliziotto, di rappresentante della categoria ma, soprattutto, di cittadino, di ringraziarLa per la sensibilità dimostrata verso l’operato della Polizia di Stato.
Purtroppo è vero che lo Stato stesso dovrebbe provvedere alle necessità di una Amministrazione così importante per una Società civile, in un Paese evoluto e democratico ma, evidentemente, ciò non accade e, per tale motivo, nell’interesse della collettività, spero che la Sua idea trovi concreta realizzazione.
Firenze, 10 ottobre 2011
Il Segretario Generale Riccardo FICOZZI