Sembra che il Questore di Lucca abbia spedito sei Agenti in prova in alloggi che non ubicati presso il reparto, o in prossimità di esso, ma addirittura in un altro comune distante ben trenta chilometri da Lucca, precisamente nei locali del Commissariato di PS di Viareggio.
Al Ministero dell’Interno - Dipartimento della P.S. - Segreteria del Dipartimento - Ufficio per le Relazioni Sindacali - R o m a
Prot.: 12.1.107/1013/2018/fl
Oggetto: Questura di Lucca – alloggi di servizio collettivi dedicati agli Agenti in prova.
Al termine del primo semestre del corso di formazione espletato presso gli istituti di istruzione, gli allievi Agenti, nominati Agenti in prova, a completamento del periodo di addestramento, sono inviati ai reparti o uffici della Polizia di Stato per lo svolgimento del periodo applicativo pratico, ove hanno anche l’obbligo di alloggiare.
Con la presente si segnala che i colleghi Agenti in prova, avviati al periodo di addestramento nella Questura di Lucca, stanno patendo una gestione a dir poco deplorevole, sia sotto l’aspetto ordinamentale, sia sotto l’aspetto umano e del regolamento di servizio.
Sembra che il Questore di Lucca ha spedito sei Agenti in prova in alloggi che non ubicati presso il reparto, o in prossimità di esso, ma addirittura in un altro comune distante ben trenta chilometri da Lucca, precisamente nei locali del Commissariato di PS di Viareggio.
Cotanto provvedimento, secondo quanto appreso, sarebbe maturato a seguito di un sopralluogo commissionato dallo stesso datore di lavoro al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Sicurezza della Questura, fatto eseguire negli alloggi presenti nelle pertinenze dei locali della Sezione Polizia Stradale di Lucca, il 4 settembre scorso, in ossequio ai parametri racchiusi nella nota ministeriale 557/RS/01/8/4921 del 14 novembre 2012, riguardante l’accordo per la determinazione dei criteri di idoneità degli alloggi di servizio per il personale della Polizia di Stato in missione, ai sensi dell’articolo 22 dell’Accordo Nazionale Quadro che, per inciso, nulla afferisce con la questione che ci impegna.
Tralasciando in questo momento la valutazione della potestà ricadente in capo al Questore nel disporre un sopralluogo al suo RSPP in luoghi assoggettati alla responsabilità giuridica di un altro datore di lavoro, dal verbale relativo alla visita commissionata, risulta che la Polizia Stradale avrebbe messo a disposizione della Questura, per le necessità residenziali degli Agenti in prova, cinque stanze destinate ad alloggi collettivi di servizio.
Secondo il rapporto del citato RSPP, le camere in questione, nonostante siano attualmente utilizzate da altro personale, non sarebbero idonee ad ospitare i colleghi Agenti in prova, poiché, una di queste risulta essere prospiciente ad un altro ufficio, un’altra presenta infiltrazioni d’acqua dal soffitto dei servizi igienici e in alcune altre ancora, la superficie del locale adibito a bagno risulta inferiore a 4 metri quadrati. Verrebbe da osservare, in relazione a quanto riscontrato dal RSPP che, se il Questore di Lucca fosse riuscito a migliorare la fruibilità di detti locali facendo eseguire semplici e tra i più elementari interventi manutentivi, consistenti principalmente nel ritinteggiare le pareti e riparare la tubatura che causava l’infiltrazione d’acqua, avrebbe potuto organizzare, per tempo, ben altra “accoglienza” agli Agenti in prova.
Ha forse ritenuto più semplice, invece, “ospitare” i nuovi colleghi, spedendoli a trenta chilometri di distanza dal reparto sede di addestramento.Non solo.
Grazie all’azione della Segreteria Provinciale del SIULP di Lucca, che ha acquisito il verbale del sopralluogo sopra richiamato, si è potuto acclarare che il Questore, oltre a quanto detto, riterrebbe i citati alloggi inidonei ad ospitare i colleghi in quanto sprovvisti di: reggi valigia, tappetino scendi doccia, sistema per le chiamate di emergenza, asciugacapelli a parete e, per finire, dell’ascensore.
Quanto appena elencato sono elementi necessari a definire l’idoneità degli alloggi destinati al personale della Polizia di Stato inviato in missione e non per valutare gli alloggi collettivi di servizio.
Se dovessimo valutare gli alloggi collettivi di servizio con i parametri di cui sopra, come sarebbe auspicabile, la stragrande maggioranza di essi presenti sull’intero territorio nazionale, dovrebbero essere interdetti, e non solamente all’accasermamento. Il dato che emerge, è che i colleghi che hanno avuto la sfortuna di approcciare la carriera di poliziotto proprio a Lucca, sono costretti, ancora oggi, a percorrere con i propri mezzi, sessanta chilometri al giorno per intraprendere il servizio e tornare indietro.
Quanto segnalato è soltanto una delle questioni al cospetto delle quali, i colleghi in servizio alla Questura di Lucca, sono costretti a confrontarsi, dove una gestione più che discutibile sta minando giorno dopo giorno la serenità del personale e la corretta applicazione delle norme contrattuali, spesso alla base delle azioni sindacali poste in essere dalla Segreteria Provinciale del SIULP di Lucca nei confronti del Questore, di cui si fa riserva di procedere con separata vertenza.
Nella speranza che il Questore di Lucca, nel relegare i colleghi presso una struttura lontana trenta chilometri si sia anche attivato per rendere fruibili al più presto gli alloggi di che trattasi, già oggetto di sopralluogo nel mese di settembre, si chiede di valutare, nell’immediatezza, la possibilità di far alloggiare i colleghi in strutture di terzi reperite in prossimità del reparto ove devono effettuare l’addestramento o, comunque, nel comune della città di Lucca.
Nel sottolineare il carattere d’urgenza che la presente riveste, in attesa di un cortese cenno di riscontro, si inviano distinti saluti.
Roma, 23 novembre 2018 Il Segretario Nazionale Fabio Lauri
