Noi del SIULP,  diciamo che a poco servono i decaloghi sulla sicurezza,  se gli stessi vengono improntati come  delle disposizioni,  senza quello spirito giusto, tenendo conto non solo della politica.

QUANDO LA SICUREZZA NON E’ SOLO L’ENUNCIAZIONE DI UN DECALOGO

Alla fine sapevamo che sarebbe finita così!!!

A forza di abbozzare, eravamo sicuri che ci saremmo trovati di fronte, a situazioni che hanno dell’incredibile .

Però se da un lato esprimiamo piena fiducia nei confronti dei colleghi vigili urbani e carabinieri, sia pisani che dei comuni limitrofi, dall’altro riteniamo che sia giunta l’ora di dire BASTA a situazioni che non accrescono il senso di sicurezza, neppure quella percepita.

Nella mattinata del 12 agosto, a seguito di un incidente accaduto in Vecchiano, la Questura di Pisa apprendeva , dopo  vari contatti, che

  • i Vigili Urbani di quel Comune non sarebbero intervenuti sull’incidente perché le disposizioni del Sindaco avevano previsto impiego di uomini nella sera e nella notte e che l’unico vigile disponibile nella mattinata,  non poteva essere distolto dall’attività di controllo presso il locale mercato;
  • i Carabinieri di Migliarino avevano una sola pattuglia ma nel turno pomeridiano;

 quindi,  in virtù del senso di responsabilità e di coscienza, i vertici della Questura disponevano che  l’unica Volante si portasse in località Vecchiano,  rimanendovi  per circa tre ore, per gli adempimenti di rito e per i giusti rilievi.

Come già in un passato molto recente, a  Pisa,  per  fatti legati a Piazza dei Cavalieri e a Piazza delle Vettovaglie,  gli operatori delle volanti si sono ritrovati  impegnati in controlli che magari potevano essere espletati da altri,  ma,  per quell’alto senso di responsabilità che contraddistingue la Polizia di Stato, i vertici della Questura, anche per i fatti di Vecchiano, hanno deciso di inviare i propri uomini impegnati nel controllo del territorio,  per  intervenire su un evento che avrebbe dovuto vedere la presenza di altri operatori delle forze di polizia.

Ricordare che un intervento o intereventi che precludono  il naturale svolgimento del controllo del territorio, ( che si attua principalmente con la presenza )  in toto o in parte,  non rappresenta il modo migliore per produrre sicurezza, nemmeno quella percepita, è un fatto assodato.

A chi di dovere, infatti, noi del SIULP,  diciamo che a poco servono i decaloghi sulla sicurezza,  se gli stessi vengono improntati come  delle disposizioni,  senza quello spirito giusto, tenendo conto non solo delle necessità politiche, ma delle esperienze di coloro che ogni giorno fanno i conti con la sicurezza, producendola.

Sappiamo di dire una ovvietà, ma lo ripetiamo sino alla noia, la SICUREZZA non è ne di destra ne di sinistra e riteniamo che sia ora di smetterla con i soliti proclami propagandistici, a tal proposito rimandiamo alle parole usate dell’Onorevole FONTANELLI apparse qualche giorno fa sulla stampa locale, parole sagge ed oculate, lontane da quelle ottiche di sovrapposizioni e di faide.

Noi del SIULP ci siamo stancati di fare i conti,  conSindaci sceriffi, con sindaci che dispongono soluzioni che mal si conciliano con le esigenze del territorio,  con Comandanti di Vigili Urbani che  vogliono troppo apparire e che finiscono,  da un lato per invadere sfere di altrui competenze e dall’altro non riuscire a rendere al meglio  il servizio per cui sono pagati con i soldi dei contribuenti.

Stanchi di dover apprendere, per via diretta o indiretta, la loro assenza, forse dovuta   a problemi di bilancio dei comuni, nei confronti dei quali la politica nazionale presta sempre meno attenzione, ma che finisce per  limitare le loro attività,  lasciando tutto sulle spalle delle donne e degli uomini in divisa della Polizia di Stato.

Noi del SIULP,  che rappresentiamo il personale della Polizia di Stato e quindi ci occupiamo ogni giorno di sicurezza,  siamo stanchi di fare le nozze con i fichi secchi, stanchi  di essere  vessati da tagli, da stipendi congelati, da mezzi obsoleti,   chiediamo e vogliamo che le istituzioni a partire dal Prefetto, dal Questore, dal Presidente della provincia dai vari Sindaci ci diano delle risposte,  certe, urgenti, non aleatorie ma attagliate alla concretezza specie in una materia come la sicurezza.  

Pertanto, il SIULP di Pisa , da subito, chiede  un incontro urgente con S.E. il Prefetto Antonio De BONIS,  per poter discutere in modo costruttivo,  da addetti ai lavori, quanto sopra ed altro ancora,  cosi come lo chiediamo al Presidente della Provincia PIERONI, e al sindaco FILIPPESCHI.

Il SIULP di PISA non si fermerà davanti ad alcuna risposta eludente  i problemi evidenziati, e se sarà il caso metterà in atto ogni forma di protesta consentita, al fine di far prevalere un modello di collaborazione,  di sinergia e di competenze, non lasciato alla improvvisazione di talune scelte verticistiche e che veda la presenza dei rappresentanti dei lavoratori della Polizia di Stato.

Le poliziotte e i poliziotti, non rappresentano un ceto forte, una categoria che muove in modo assai consistente,  l’economia della città  e questo lo sappiamo, ma siamo dei cittadini di Pisa e dei comuni vicini,  siamo anche   elettori ed abbiamo la consapevolezza che il nostro voto conta,  come quello  degli altri cittadini,  e siamo sicuri che  lo faremo pesare quando andremo a  trarre le nostre giuste considerazioni, anche all’interno dell’urna.

Pisa 12 Agosto 2011          Il Segretario Generale Provinciale

                                                     SIULP – PISA

                                                ViTO GIANGRECO 

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