L'epidemia da Covid-19 sta destabilizzando l'Italia, in un continuo susseguirsi di eventi sempre più critici ed emergenziali, e senza entrare nel merito di circolari e decreti, ritengo che serva lucidità, soprattutto da parte di coloro che hanno tra i propri doveri anche il senso della responsabilità. Il buon senso deve prevalere su tutto e a tutti i livelli.

Il Virus, non possiamo nasconderlo, ha cambiato il nostro modo di muoverci, di lavorare, di pensare, di relazionarci, anche di fare sindacato, sebbene permanga una certa “resistenza” psicologica di una parte che non sembra aver compreso fino in fondo la serietà della situazione.

Fughe di notizie che creano situazioni di delirio, norme non sempre chiare, improvvisati giuristi della domenica, spudorati mentitori che danno dei mentitori ad altri, reticenze e resilienze non aiutano in un momento così delicato, mentre tutti hanno e abbiamo bisogno di normalità.

Eppure fatti analoghi del passato, appresi dai libri di storia, così come capiterà senz’altro per il coronavirus, avevano dimostrato, per dirla alla Manzoni, come “il buon senso c’era ma se ne stava nascosto per paura del senso comune”, palesando e conservando un’inquietante attualità che torna inevitabilmente in voga alla luce della nuova epidemia da coronavirus.

Oggi, mi piacerebbe che il buon senso più che rintanato nel sentimento della paura non venisse espulso completamente dal senso comune, ristabilendo di contro una coesione, un’unità di intenti, recuperando in tutto e per tutto il senso dello Stato, delle Istituzioni in tutte le eccezioni, ma soprattutto della mission che ognuno di noi ha, ricordando, nel caso specifico, che il compito del SINDACATO è la tutela del personale a partire dalla salute e a prescindere la casacca sindacale.

Di fronte ad uno stato di crisi come quella attuale che potrebbe far saltare l’intero sistema, ritengo, e mi riferisco soprattutto al campo dei dirigenti sindacali, affinché TUTTI NOI FACCIAMO la nostra parte, rifuggendo anche da posizioni oltranziste o addirittura strumentali, (che potranno essere riprese qualora se ne sentisse la mancanza dopo l’emergenza) testimoniando così l’alto senso di responsabilità che ci accomuna specie in un momento di grande difficoltà.

Secondo le parole di Papa Francesco, “la volontà unita ad un forte senso di responsabilità e di collaborazione diventa un valore aggiunto di cui il mondo ha estremamente bisogno”.

Colleghe/i Amiche/i, Questore, Dirigenti, Sindacalisti in un momento in cui tutti siamo chiamati a dare un piccolo contributo il S.I.U.L.P.-PISA preannuncia la massima disponibilità e la buona volontà a trovare sin da subito ogni elemento valido a fronteggiare l’emergenza non con l’improvvisazione ma con piccoli gesti.

Considerato che tutte le norme, le circolari e gli inviti sono proiettati a non creare contagio spesso dovuto a contatti umani, a tutela di ognuno di noi e degli altri, il S.I.U.L.P.-PISA ribadisce che sino a quando l’emergenza non avrà segnali di regressione non parteciperà fisicamente alle riunioni sindacali ed invita tutti Questori, Dirigenti ed Amici sindacalisti a rinviarle in considerazione che le stesse verranno riprese, in forma di partecipazione fisica, non appena sarà consentito.

Pisa, 11 marzo 2020         Il Segretario Generale Provinciale S.I.U.L.P.- PISA ViTO GIANGRECO

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