In verità eravamo già avvezzi alle peculiari sortite della Cgil, vedi il caso Questura/Eaton, che pare considerare lavoratori soltanto i propri iscritti mentre gli altri sono oggetti da attaccare senza rispetto.
AI NOSTRI COLLEGHI
E, p.c.
AL DIRIGENTE IL COMPARTIMENTO POLFER TOSCANA
Da quale pulpito…
Non è nostro costume intervenire sulle esternazioni altrui però non vorremmo che la correttezza venisse fraintesa in ignavia o stoltezza lasciando così campi aperti allo scorrazzamento selvaggio…
In verità eravamo già avvezzi alle peculiari sortite della Cgil, vedi il caso Questura/Eaton, che pare considerare lavoratori soltanto i propri iscritti.
Il richiamo più recente va alla nota, pubblica, della Segreteria Regionale Toscana Silp-Cgil del 16 giugno scorso che riferita alla gestione del Posto Polfer di Massa nel contestare, legittimamente, un occorso considerato improprio va ben oltre.
L’autore della missiva non si ferma lì ma pensa bene di apostrofare il collega Responsabile del Posto Polfer di Massa con parole chiaramente volte a colpire l’individuo e delegittimare l’operatore.
Possiamo leggere, infatti, dall’alto del pulpito del Silp-Cgil, l’addebito a “superficialità” e “incompetenza” per gli errori segnalati e poi apprendere che i disservizi sono originati da “inerzia” e “inettitudine” al comando anche in maniera pretestuosa.
Assistiamo, quindi, al giudizio su di un collega con esternazioni scritte che mirano, questa è l’impressione, a ferire l’uomo prescindendo dal “gravissimo” fatto che avrebbe scaturito la contestazione.
Parole che rimandano ad epiteti come superficiale, incompetente, inerme, inetto e pretestuoso.
Questo sarebbe il giudizio, non richiesto, sul collega responsabile della gestione del Posto Polfer di Massa in antitesi con le brillanti considerazioni espresse sul Dirigente il Compartimento Polfer, invece soggetto “di non comune sensibilità umana”.
Complimenti, a tutti.
Per quanto ci riguarda invece, non possiamo certamente esimerci, al collega, responsabile del Posto Polfer di Massa, che consideriamo un lavoratore come tutti gli altri, va la piena solidarietà del Siulp che metterà a sua disposizione, se richiesto, l’assistenza legale necessaria a tutelare la sua dignità ed il decoro della sua professionalità.
Per il resto, viene da chiedere da quale alto pulpito venga la predica, diffamante peraltro, ma soprattutto chiediamo alla integerrima e valente O.S. di specificare quale sia il personale che lamenta violazioni e autarchia nella gestione del Posto Polfer di Massa.
Se sia un solo operatore… oppure due, tre, quattro…
Ovvero, per evitare fraintendimenti, invitiamo la O.S. Silp-Cgil a rappresentare, legittimamente, il malcontento del proprio iscritto o dei propri iscritti o simpatizzanti perché il termine abusato “personale” è troppo vago e riempie di valenza anche le contestazioni più sterili e strumentali e magari addirittura personali.
Si tratta di problemi del personale oppure di problema personale… il punto è sostanziale!
Ma soprattutto, sia chiaro ai nostri iscritti e Lavoratori di Polizia ci pensiamo da soli e non da un pulpito ma con la correttezza che ci contraddistingue, da sempre!
Laddove, invece, sarà percepibile e palese una squallida strategia tendente a delegittimare e screditare il prossimo per trarne un qualsiasi profitto, anche e forse soprattutto personale, il Siulp non starà a guardare, perché siamo corretti ma non inermi!
Un appunto al Dirigente il Compartimento Polfer… sensibile ed umano, senza dubbio… ma speriamo non ignavo.
Sia soggetto attivo e non dia l’impressione di un passivo spettatore, riportando il clima al Posto Polfer di Massa alla serenità del passato, seriamente minata da qualche mese senza alcun motivo concreto.
L’essere corretti, lo ribadiamo, non vuol dire che siamo disposti a farci passare di tutto sotto il naso… caro Signor Dirigente se ci passa per la testa siamo in grado anche noi di “tirarLa per la giacchetta”, come si suol dire, e sia chiaro noi i conti li facciamo pagare ai Dirigenti e non ai colleghi.
Firenze, 10 luglio 2011 LA SEGRETERIA REGIONALE
