Si apprende dell’intenzione di limitare il libero accesso ai servizi ferroviari regionali ai soli appartenenti alle Forze dell’ordine che indossino la divisa del corpo di appartenenza.
Al Presidente la Giunta Regionale Toscana, Dott. Enrico ROSSI.
Questa organizzazione sindacale nel 2004 si faceva promotrice della cd. iniziativa “sicurezza a bordo treno” e grazie a oltre un anno di lavoro fatto di idee, progettazione e impegno condivisi proprio dalla Regione Toscana, il 1° luglio 2005 entrava in vigore il protocollo di intesa tra i vertici della Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Regione Toscana e Trenitalia S.p.a. finalizzato ad incrementare la presenza a bordo dei treni locali delle Forze dell’Ordine grazie all’esenzione del titolo di viaggio in ambito regionale.
Oggi si apprende dagli organi di stampa, ma soprattutto dalla Delibera n.859 del 01/10/2012 della Giunta Regionale, dell’intenzione di limitare il libero accesso ai servizi ferroviari regionali ai soli appartenenti alle Forze dell’ordine che indossino la divisa del corpo di appartenenza.
La determinazione assunta, comporterà senza dubbio una forte riduzione della presenza delle Forze dell’ordine a bordo del trasporto locale tenendo, nondimeno, ben presente che gli appartenenti ai vari Corpi indossano l’uniforme soltanto quando arrivano presso il proprio Ufficio e numerosi di loro svolgono servizio in abiti civili.
Peraltro, risulta a questa O.S., che il progetto “sicurezza a bordo treno” abbia prodotto risultati molto positivi soprattutto in termini di prevenzione, che come noto non è un fenomeno quantificabile, e senza dubbio la presenza anche in abiti civili degli appartenenti alle Forze dell’ordine ha elevato la qualità nonché la percezione della sicurezza dell’utenza toscana a bordo dei treni regionali.
Il viaggiare a bordo del treno in abiti civili ha permesso peraltro anche al personale Trenitalia, al quale l’operatore delle Forze dell’ordine si presenta e consegna un cedolino prima di salire, di poter contare su di un ausilio qualificato nel caso di intemperanze di soggetti riottosi che sempre più spesso si sono verificati.
Si sottolinea che la determinazione di cui alla delibera del 1 ottobre u.s. comporterebbe da una parte un danno agli operatori delle Forze dell’ordine in un momento già particolarmente critico che, sicuramente, opterebbero per l’utilizzo di altri mezzi di trasporto e dall’altra un drastico scadimento della garanzia di sicurezza a bordo dei treni.
Premesso quanto precede, si prega voler riflettere sulle sfavorevoli conseguenze che l’utenza toscana dovrebbe sopportare se la delibera trovasse conferma definitiva e, quindi, confermare le modalità di applicazione del progetto “sicurezza a bordo treno” fino ad oggi sostenute dalle parti firmatarie.
In attesa di un Suo autorevole intervento, si esprimono Vive cordialità.
Firenze, 16 ottobre 2012
Il Segretario Generale
Francesco REALE