Il SIULP Toscana protesta contro l’inaccettabile ritardo con cui, anche questa volta, il lavoro a carattere straordinario dei poliziotti viene retribuito. Una situazione che va avanti dal dicembre 2008.

 

Riteniamo giusto che i cittadini siano a conoscenza di una situazione paradossale ma, purtroppo, reale attraverso la quale viene perpetrato lo scarso rispetto verso donne e uomini che con grande difficoltà garantiscono la sicurezza alla cittadinanza.

Non si può accettare che l’impegno di chi è costantemente impegnato, in condizione di sofferenza, anche per l’aumento dei carichi di lavoro e della forte diminuzione di risorse umane ed economiche imposta da questo Governo debba subire anche la beffa di non vedere corrisposto quanto dovuto per la prestazione del lavoro straordinario.

Non si può tollerare il ritardo con cui il Ministro dell’Economia, con il pretesto di adempiere ad asseriti formalismi burocratici, sta bloccando le risorse dovute agli operatori della sicurezza per attività operative già prestate da alcuni mesi.

Il Ministro dell’Economia on. Giulio Tremonti sta assumendo una grande responsabilità di fronte al Paese proprio nel quando il ruolo delle forze dell’ordine diventa sempre più importante per assicurare la maggior coesione sociale.

Infatti, lo stesso Governo, già prossimamente, si appresta a chiedere alle forze dell’ordine maggiori impegni e grandi sacrifici operativi per effetto dei provvedimenti legislativi approvati dal Parlamento in tema di sicurezza e per la gestione degli imminenti appuntamenti quali le elezioni politiche che, vanificata l’opportunità di indire un “election day” comporteranno ingenti spese ed il G 8.

Il SIULP non sopporterà il protrarsi oltre di questa inammissibile situazione e annuncia da subito forti iniziative di protesta insieme alle altre organizzazioni sindacali, a livello nazionale con volantinaggio davanti al Parlamento e contemporaneamente con la realizzazione di assemblee permanenti del personale su tutto il territorio nazionale.

Questo al fine di coinvolgere i cittadini ed i parlamentari sull’inerzia del Governo verso gli operatori della sicurezza e sensibilizzare l’opinione pubblica su questa scandalosa situazione attuando, altresì, ogni altra iniziativa possibile finalizzata alla tutela dei propri rappresentati.

Quanto sta avvenendo conferma, ancora una volta, che il Governo in tema di sicurezza prosegue nella politica degli annunci senza far seguire i fatti considerato che resta invariata la situazione critica cui vertono le forze di polizia ed anzi colposamente, se non dolosamente, si ritarda anche il pagamento di importi dovuti.

Nonostante le chiacchiere e la televisione, solo per restare all’ultimo triennio ribadiamo che nel 2007 si è tagliato per un miliardo di euro, nel 2008 per ottocento milioni, nel 2009 per un miliardo e trentuno milioni di euro.

La cosa inspiegabile è che quando il Siulp, o altri sindacati di polizia, o i Cocer dei Carabinieri o della Guardia di Finanza, o qualche giornalista, o lo stesso Presidente della Repubblica fa presente che continuando a tagliare sulla sicurezza si mette a repentaglio la possibilità di tutela dell’incolumità dei cittadini, autorevoli esponenti del Governo e della maggioranza negano senza la minima esitazione che i tagli vi siano stati.

Firenze, 23 aprile 2009                                        Il Segretario Generale, Francesco REALE

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